La festa in piazza a Busto: bislacco show a beneficio di casa Savoia

emanuele filiberto piazza busto

L’ultima volta che parlammo di un principe e di una piazza lo facemmo in termini ironici e  per divertirci un  po’ in  periodo estivo; si arrabbiarono in  molti , dimostrando  che la mancanza di spirito e il  prendersi troppo sul serio  sono purtroppo caratteristiche  assai diffuse . Si arrabbiarono coloro che pensavano di riconoscersi  nella favoletta  per essere stati pizzicati  in qualche loro ingenua debolezza, ma si arrabbiarono anche coloro  che non si riconobbero pensando per ciò di non essere degni di attenzione. Si arrabbiarono nani e  principesse, sorelle cattive e cacciatori; oggi però vi assicuriamo che ci arrabbieremmo  noi se nessuno  se la  prendesse   di fronte a qualche argomento che vale  più di una ingenua favoletta.

Fra poco la oramai famosa piazza verrà inaugurata e, dopo qualche sbandamento iniziale, il Sindaco ha alfine  accettata la presenza del  signor Emanuele Filiberto  alla cerimonia di “riconsegna  alla città” della piazza che, al di là di altre usuali denominazioni, già era intitolata alla figura di un suo lontano parente, il

signor  Vittorio Emanuele II. Il fatto da celebrare  è  quindi quello della “riconsegna della piazza”, non è certo una nuova intitolazione che già c’è, e  la comparsata del regal rampollo potrebbe  anche  starci per fare un “po’ di cinema”  avendo  lui , in fin dei conti, ottenuto meriti unicamente come uomo di spettacolo.

Qualche curiosità in proposito ce la crea  il silenzio del buon Francesco Speroni, che sull’argomento è dato per disperso,  dopo aver sbraitato all’inizio  ed essersi placato solo dopo un colloquio con il principino stesso che lo aveva ammansito dichiarando una sua spiccata simpatia per la Lega. Non vorremmo che, sempre riferendoci alla nostra favoletta  estiva, al buon Speroni dovessimo cambiare ruolo : da  burbero cacciatore  a paggio  di Corte.

Tralasciamo di parlare della  piazza in se, limitandoci a tal proposito a  riportare  il dialogo colto fra due signori in un  bar di semiperiferia. Durante tale colloquio  a chi chiedeva indicazioni su  quale fosse  la piazza oggetto della  manifestazione , l’altro interlocutore rispondeva  che “era quello spiazzo nuovo a fianco del parcheggio di piazza Tre Culi”. Forse questa  risposta, da noi  raccolta e riferita, meriterebbe una  riflessione  da parte di chi di dovere..

Dalla presentazione ufficiale dell’evento  sbuca però qualche preoccupante novità. Fra i protagonisti  annunciati  si evidenzia anche un  certo  Gruppo Savoia che, certamente orgoglioso del ruolo,  diffonde   a sua volta inviti alla partecipazione  nei quali segnala (cosa sottaciuta nel momento della presentazione ufficiale)  che  la scaletta prevista degli interventi prevederà ovviamente  l’intervento del Sindaco, immediatamente  seguito dal Presidente del suddetto Gruppo, quindi dal “Principe sotto le stelle” e successivamente  dall’Assessore (o da una serie di essi,come d’abitudine della Giunta e  come lascia intendere la dizione “altri interventi istituzionali”). A completamento si segnala  che verrà inaugurata una effige murale del suddetto Vittorio Emanuele II (che ci sia augura, ma non si precisa, sia a carico del Gruppo stesso).

Appare quindi commovente, se non interpretabile come una dichiarazione di timoroso imbarazzo, l’ingenuità del taglio urbanistico dato alla presentazione ufficiale  dell’evento fatta dalla nostra amministrazione, quasi che quel po’ po’ di ambaradan  sottostante, segnalato dal Gruppo Savoia, fosse unabazzecola. E allora, speriamo per sola  disattenzione ma comunque per ingiustificabile leggerezza, forse sta sfuggendo  che con l’innesto di questi nuovi e inutili protagonisti, dal tema  prioritario (la riconsegna alla città, dopo un  sofferto intervento urbanistico,  di una piazza che già ha il suo nome) il tutto si sta trasformando in una sorta di celebrazione di “Casa Savoia” .

Sull’impropria  data fissata per  la manifestazione ne hanno già parlato altri che hanno ricevuto le dovute scuse dall’Assessore (!) ; meglio di  niente, anche se le scuse avrebbero dovuto essere del Sindaco  e a tutta la città.  Non si può nemmeno ignorare le ricorrenti e recenti  esternazioni  di Emanuele Filiberto circa l’intendimento, dal quale il suddetto Gruppo Savoia non potrebbe ritenersi ovviamente estraneo,  di creare un nuovo Partito Monarchico. Con un tale progetto in animo uno spazio di visibilità come quello offerto  dalla città di Busto è merce e trampolino assai preziosi!

E allora, messo tutto insieme, ci viene il dubbio che per leggerezza o  disattenzione  ci si sia fatti trascinare in  una strada a  senso sbagliato e  tutti insieme, cittadini compresi, si stia  facendo la pessima e inaccettabile figura degli  utili idioti. Una persona d’esperienza e non di parte, ci faceva osservare  che qualche decennio fa una tale situazione “avrebbe rischiato di far cadere una Giunta ma  che oggi  la politica è così larga di gambe che queste cose succedono anche per  pura  leggerezza od inesperienza”; noi non sappiamo se ciò sia vero o meno, sappiamo però  che, a nostro parere,  in questa vicenda  molte cose  non quadrano e delle spiegazioni sono dovute . Sia chiaro che , come premesso, se qualcuno ritenesse che abbiamo  sbagliato nei nostri giudizi , siamo disponibilissimi  , questa volta  convintamente, a subire le ire conseguenti.

N.B – A titolo puramente personale e collaborativo, l’offerta  in calce al manifesto ufficiale di polenta e bruscitti a titolo gratuito, seppur evidentemente  efficace come richiamo del popolo,  ci sembra un po’ “paesana” e non adeguata allo stile che si esige per una Corte reale,  seppur in trasferta.

Gian Franco Bottini

 

Emanuele filiberto piazza busto – MALPENSA24