La frase del ministro Bussetti riaccende il derby tra Nord e Sud

NAPOLI – «Più fondi per le scuole del sud? No, più impegno». È diventata un caso in poche ore, la dichiarazione rilasciata dal ministro dell’Istruzione. Il gallaratese Marco Bussetti, in visita alle scuole di Afragola e Caivano, nella provincia di Napoli. «Parole inaccettabili» commentano i presidi, con una polemica che si leva anche nel mondo politico, da Forza Italia al Pd.

«Parole inaccettabili»

«Cosa arriverà di più al Sud per recuperare il gap con le scuole del Nord? Più fondi?» è la domanda di un giornalista al ministro in visita, ieri 8 febbraio, a due scuole del napoletano. «No: ci vuole l’impegno del Sud. Vi dovete impegnare forte. Impegno, lavoro, sacrifici», afferma deciso il ministro.
Ed è subito bufera. Dal mondo scolastico e sindacale in primis: «inaccettabili» le parole di Bussetti secondo l’associazione Nazionale presidi, con Cisl scuola che sottolinea: «Le scuole del sud Italia lavorano ogni giorno con sacrificio e impegno, nonostante contesti spesso non favorevoli. Le eccellenze ci sono in tutta Italia: dal ministro ci aspettiamo il rispetto di tutte queste eccellenze, ma allo stesso tempo interventi per i territori svantaggiati, in qualsiasi luogo si trovino» E ancora: «Giova ricordare al ministro che il 40 per cento degli insegnanti in servizio al Nord proviene dal meridione, a prova che la nostra non è una categoria professionale di nullafacenti».

Polemiche da FI e Pd

Il mondo politico, da Forza Italia al Pd, non risparmia critiche alle parole dell’esponente del governo. Ricordando che «quando le scuole cadono in testa non dipende da quanto ti sei sacrificato o meno», tuona qualcuno. E proprio rispetto alla sicurezza degli edifici scolastici, la fotografia dell’ultimo rapporto sulla sicurezza delle scuole stilato da Cittadinanzaattiva (edizione 2018) e basato sui dati forniti dal Miur, parla di un Sud Italia dove solo il 15 per cento delle strutture scolastiche possiede la certificazione di agibilità, in un territorio ad elevato rischio alluvioni e terremoti.
Lo sdegno arriva anche dagli alleati di governo del M5s: «Liquidare il problema del divario tra scuole del Nord e del Sud con un presunto atteggiamento da lavativi di insegnanti e studenti meridionali è grave» affermano i componenti pentastellati della commissione Cultura. Mara Carfagna, di Forza Italia, chiede le scuse del ministro, le cui dichiarazioni sono «offensive e irricevibili».

La sottosegretaria lo difende

A prendere le difese di Bussetti, spiegando meglio le sue parole, è intervenuta la sottosegretaria del ministro, Giuseppina Castiello: «Il ministro non ha detto che non servono fondi per le scuole del Sud, al contrario: ci sono e arriveranno. Ha solo aggiunto che a questi deve accompagnarsi una politica organizzativa virtuosa, che faccia leva sulle tante eccellenze che il Mezzogiorno può vantare anche nella scuola». Ma le spiegazioni non bastano a placare la polemica, e il deputato Francesco Boccia (Pd) si dichiara pronto a presentare un’interpellanza «in modo che il ministro, anziché offendere, venga a dirci in Aula cosa intende fare per la scuola italiana, e per quella del sud in particolare, che deve raggiungere gli standard del resto della nazione».

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