La Giornata della Memoria a Busto è dei ragazzi. «Voi “vaccinati” contro l’indifferenza»

BUSTO ARSIZIO – «La memoria ci permette di sviluppare anticorpi che saranno pronti a reagire quando sarà necessario, contro l’indifferenza, il negazionismo e ogni forma di ingiustizia e persecuzione». Il sindaco Emanuele Antonelli ha scelto questa citazione della senatrice a vita Liliana Segre, superstite dell’Olocausto, come filo conduttore delle celebrazioni della Giornata della Memoria del 27 gennaio, che hanno visto come da tradizione bustocca i giocano delle scuole superiori come veri protagonisti dei vari appuntamenti. Dal Giardino della Riconoscenza inaugurato dagli studenti degli Istituti Olga Fiorini a villa Tovaglieri, casa del Novecento, fino alle performance musicali, teatrali e ai reading proposti dagli studenti delle scuole superiori della città nella sala consiliare intitolata ad Angioletto Castiglioni, bustocco deportato a Flossemburg. Il futuro sarà migliore grazie a voi che siete “vaccinati” grazie alla memoria ha detto Antonelli ai ragazzi.

L’ulivo alla Casa del Novecento

Nel giardino di villa Tovaglieri gli studenti degli Istituti Olga Fiorini hanno inaugurato il Giardino della Riconoscenza piantando un ulivo, pianta dalle radici forti, simbolo di vita e di rinascita, a ricordo di quanti sono stati estirpati come essenze infestanti dal giardino della perfezione progettato dalla follia nazista. «Oggi con questo ulivo vogliamo proprio fare memoria di chi si è speso in prima persona contro l’orrore, i Giusti – le parole del sindaco Antonelli – a Busto ne abbiamo avuti almeno due il dottor Aladar Habermann, a cui abbiamo dedicato una pietra viva nel giardino dell’ospedale, e don Gilberto Pozzi, originario di Busto e parroco di Clivio: entrambi si impegnarono nel salvataggio di perseguitati e ricercati mettendo a rischio la loro vita. Le loro storie ci ricordano che ciascuno di noi, anche oggi, può intervenire in difesa dei diritti fondamentali».

Le performance degli studenti

Dopo la deposizione di una corona al monumento alla Resistenza e Deportazione di via Fratelli d’Italia e di un cesto di fiori al monumento ai Caduti nei Lager all’ingresso di palazzo Gilardoni, nella sala del Consiglio comunale “Angioletto Castiglioni” gli studenti delle scuole superiori che siedono al tavolo “La storia ci appartiene” (Licei Candiani Bausch, Crespi e Arturo Tosi e istituti Verri ed Enrico Tosi) hanno proposto un approfondimento sulle tematiche della giornata attraverso toccanti interventi musicali e teatrali (da Brecht), letture e presentazioni, con la distribuzione del pane azzimo. Non sarebbe la stessa cosa senza di voi – le parole della vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli, che ha posto l’accento sulla necessità di praticare la «cultura della memoria, che è riflessione profonda e consapevolezza, contro la retorica della memoria». L’assessore all’educazione Daniela Cerana ha sottolineato «l’importanza del racconto e dell’ascolto» per tenere viva la memoria e tramandarla.

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