La “lezione” di Nino Caianiello dal barbiere, il video diventa virale

Nino caianiello barbiere

GALLARATE – C’era una volta la lenzuolata della domenica. C’era fino a una settimana fa, prima che il suo autore,  Nino Caianiello, finisse nelle grinfie della giustizia con una serie di accuse che ruotano attorno a una presunta, diffusa concussione. Caianiello adesso è in carcere e il suo sermone laico, pubblicato su Facebook a mezzogiorno del dì di festa, è stato sospeso. Non che se ne senta la mancanza, anche per via della lunghezza (una lenzuolata, appunto), ma l’assenza rappresenta comunque un vuoto, impossibile da riempire. Il mullah dissertava, pontificava, giudicava, avvertiva, lamentava, annunciava, spiegava. Per gli addetti ai lavori, e non solo, un appuntamento (quasi) imperdibile.

Il boss della politica

Del resto, Nino Caianiello era considerato da tutti, ma proprio da tutti, compresi i suoi nemici e avversari, una sorta di boss della politica, chi in positivo chi in negativo. Comunque, un capo a cui riferirsi. Ed è in questa veste che Il Fatto Quotidiano pubblica un video, uno dei tanti che girano in questi giorni di assalto mediatico, in cui Caianiello è dal barbiere, attorniato da alcuni sodali. Una scena da film, non c’è che dire. Una di quelle situazioni che evocano ambienti e climi particolari, che non serve descrivere tanto sono facili da contestualizzare. Mentre il  coiffeur completa il suo lavoro, il mullah fa il punto sulla via della seta, sui cinesi e sulla loro influenza economica e politica nel nostro Paese. Per concludere la sua “lezione” con una pillola di saggezza: “Non abbiamo bisogno di loro: siamo arrivati prima noi con Marco Polo”.

Il video è virale

Straordinario surrogato visivo della lenzuolata, questo video destinato a diventare virale. Che conferma la notorietà raggiunta da Nino Caianiello suo malgrado con l’inchiesta della magistratura di Milano. Una notorietà che, comunque la si prenda, dal versante giustizialista o da quello garantista, non gli fa bene. E non fa bene a Gallarate e alla provincia di Varese. Ma questo è e questo dobbiamo tenerci, per non aver messo un freno quando ancora si poteva e si doveva.

Per guardare il video clicca sul fermoimmagine:

nino caianiello barbiere

 

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