La lista Moratti: fuori legge i Mazzetti point a Gallarate. La Lega: una falsità

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GALLARATE – La campagna elettorale prende quota, senza esclusioni di colpi. Nel mirino c’è Claudia Mazzetti, candidata alle regionali per la Lega e, nello specifico, i suoi due punti elettorali in centro città, uno in via Turati, l’altro all’angolo tra piazza Risorgimento e via Ronchetti. Nella notte qualcuno ha scritto insulti sulle vetrate, ripreso però dalle telecamere di videosorveglianza. Nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 25, è stata invece diffusa la notizia di una segnalazione/esposto al comando della polizia municipale, a firma di Luca Ferrazzi, anch’egli candidato ma per la Lista Moratti, nel quale si segnala la presunta illegittimità dei Mazzetti point sulla base di una norma che consente l’esposizione dei manifesti di propaganda elettorale soltanto all’interno delle sedi di partito e dei comitati elettorali o negli spazi assegnati dal Comune.

La stessa norma precisa infatti che “non costituisce illecito il posizionamento di tale materiale se posto ad almeno 50 centimetri dalla vetrina”. Per dirla in chiaro, manifesti e volantini non possono (potrebbero) essere affissi direttamente sui vetri di un locale che, appunto, non sia sede di partito. Una disposizione alquanto singolare, ma a quanto pare tutt’ora in vigore. Cosicché Ferrazzi possa chiedere ai vigili urbani di verificare la situazione e di procedere con i conseguenti provvedimenti. In caso contrario chiamerà in causa il prefetto che, in verità, già legge in copia l’esposto in questione.

Una vera e propria “guerra” dei manifesti. Tanto che la Lega ha subito organizzato la controffensiva, diffondendo la fotografia di un negozio di abbigliamento che mette in mostra l’immagine propagandistica di Giacomo Cattaneo, in corsa alle elezioni a sostegno di Letizia Moratti nella lista di Azione-Italia Viva. Esplicito il commento: “Questa non è una sede di partito”. La Lega, invece, ritiene tali i due Mazzetti point contestati da Ferrazzi. A conferma di ciò, sottolinea Andrea Cassani, segretario provinciale del Carroccio e sindaco di Gallarate, ci sono i contratti di comodato d’uso dei negozi sfitti trasformati nei riferimenti elettorali di Claudia Mazzetti. L’accordo con i proprietari è firmato dal rappresentante della Lega Lombarda per Salvini premier della sede milanese di via Bellerio. Nelle note si precisa che i locali saranno “usati esclusivamente come luoghi di rappresentanza e sede temporanea finalizzata all’attività di campagna per le elezioni regionali, quindi ai sensi del comma 5 dell’Art. 27 L 392/78”. In buona sostanza, per la Lega una sede politica e non un negozio comunemente inteso.

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