La mossa di Antonelli: offerto a Paola Reguzzoni il posto di vicesindaco a Busto

BUSTO ARSIZIO – Prima il faccia a faccia “paparazzato” davanti ad un caffè, poi l’abbraccio in piazza al gazebo della Lega e alla fine arriva anche l’offerta del posto di vicesindaco a Paola Reguzzoni in vista dell’eventuale prossimo mandato. Si erano tanto “odiati”, politicamente parlando, ma adesso tra Emanuele Antonelli e la lady di ferro del Carroccio di Busto, in procinto di essere ufficializzata come commissario di sezione, potrebbe aprirsi una nuova fase. Tanto che è stato proprio il sindaco uscente, ricandidato dal centrodestra, ad aver avanzato a sorpresa la proposta alla storica rivale in vista del possibile Antonelli-bis. Accetterà? Ancora presto per dirlo.

La mossa

Paola Reguzzoni vicesindaco, dunque. Questa la mossa di Antonelli per cercare di “blindare” il suo secondo mandato da primo cittadino ed evitare le fatiche e i dissidi che in questi anni hanno reso difficoltosa la sua navigazione alla guida dell’amministrazione comunale. Avere al suo fianco la leader della sezione della Lega vorrebbe dire, almeno nelle intenzioni, fare asse direttamente in giunta sulle decisioni più rilevanti, lasciare spazio e visibilità magari con un assessorato di peso come i lavori pubblici (che la Reguzzoni aveva già svolto nel secondo mandato di Farioli sindaco) nonché prevenire discussioni politiche e possibili sgambetti in consiglio comunale. Anche perché la Lega potrebbe avere un peso ancora più significativo in maggioranza rispetto ad oggi, e Antonelli vorrebbe evitare problemi per poter rimanere in sella cinque anni.

Gli alleati

E Forza Italia? Nello schema immaginato dal sindaco di Fratelli d’Italia probabilmente gli azzurri verrebbero compensati con la presidenza del consiglio comunale, da affidare (stavolta senza “scherzi”) a Gigi Farioli. Con il rischio, però, di rimanere tagliata fuori in un eventuale asse forte FdI-Lega in giunta. Infatti oggi Forza Italia tiene duro, in questo spalleggiata dal Carroccio, sulla questione della lista del sindaco, chiedendo di lasciare fuori gli “ex” per potersi intestare la rappresentanza dell’elettorato moderato nella coalizione di centrodestra. E ai tavoli politici non è stato stabilito con chiarezza a chi dovranno toccare i ruoli di vicesindaco nelle grandi città che vanno al voto. Si sa che Fratelli d’Italia punta a mantenere il posto di numero due a Gallarate, così come la Lega potrebbe chiedere di fare il “bis” a Busto. Ma sono ambizioni che si scontrerebbero con le rivendicazioni di Forza Italia. Per ora, è solo fantapolitica.

Il precedente

Il sindaco ci aveva provato anche nel 2016, quando aveva conquistato la candidatura proprio battendo Paola Reguzzoni alle primarie. Le aveva offerto un posto in giunta anche in forza dell’impegno di rimanere sulla massima poltrona di palazzo Gilardoni solo per un mandato. Paola rifiutò, e presto lo scontro tra i due arrivò all’apice, con il pasticcio dell’elezione del presidente del consiglio comunale alla prima seduta, terminata con Antonelli che pretese dalla Lega la cacciata di quelli che riteneva i responsabili del caos che portò un esponente dell’opposizione, Valerio Mariani, al vertice dell’assemblea civica. Ovvero Paola e Giampiero Reguzzoni. Quest’ultimo, allora consigliere regionale, si dimise dal consiglio comunale, per poi essere recuperato qualche anno dopo con il ruolo di amministratore unico di Agesp Spa. Paola Reguzzoni invece rimase sul suo scranno, affrontando un provvedimento di espulsione dalla Lega, poi tramutato in una più morbida sospensione. Attualmente è consigliere provinciale, con Antonelli presidente a villa Recalcati, ed è stata designata dal segretario dimissionario Francesco Speroni per assumere la guida della sezione appena tornata in via Culin.

La replica di Reguzzoni

«Rimango sorpresa – scrive Paola Reguzzoni in una breve nota – il comune di Busto Arsizio ha un ottimo Vice Sindaco che sta facendo un ottimo lavoro. In questo momento sto lavorando, come presidente della commissione 1, ad una serie di tematiche importanti come Accam e la variazione di bilancio. Nessuno nella maggioranza, né tanto meno in Lega, ha mai parlato di ruoli futuri. Abbiamo ancora tantissime cose da concludere ed una campagna elettorale da affrontare. Quindi spero al più presto di poter parlare finalmente di risultati e di programmi».

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