La musicista Ginni Michieletti rifonda l’antica Filarmonica di Lonate Pozzolo

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LONATE POZZOLO – «La musica, se fatta con belle intenzioni, può muovere qualcosa». Bastano queste parole per capire cosa ha spinto la 30enne Ginni Michieletti a rifondare la storica Filarmonica di Lonate Pozzolo, «un’antica istituzione che per anni si è prodigata in concerti, sfilate ed eventi sparsi in tutta Italia. Arrivando anche a incidere un vinile». La passione per la musica è il motore di questa piccola, grande impresa che la trombonista lonatese ha voluto sostenere. «Per trovare un posto dove suonare dovevo andare fino Ispra», racconta. Qualche sacrificio si può fare, «ma era davvero scomodo». Quindi l’idea: «Perché non recuperare una realtà del nostro paese come la Filarmonica?». E con l’aiuto del fratello Marco, musicista e direttore, e del compagno Emilio, ora è di nuovo possibile suonare a Lonate.

L’entusiasmo c’è. La sede, anche

Con quest’iniziativa Ginni manda anche un messaggio chiaro a chi dice che «Lonate è un paese morto. Non è vero: in tanti, sui social, hanno risposto positivamente alla mia proposta». E con il giusto sostegno si è presentata prima all’associazione anziani Aps Anc e Scao, diretta da Giovanni Desperati, che «con immensa generosità ha messo a disposizione una sala per poter iniziare l’attività musicale». Poi il secondo step, direttamente dal sindaco Nadia Rosa e dal suo vice con delega alla Cultura, Giancarlo Simontacchi. E anche dai vertici istituzionali è arrivato il via libera. In modo particolare il primo cittadino «ha mostrato entusiasmo, tanto che aveva già desiderio di rifondare la Filarmonica, in ricordo del nonno – che era stato direttore della banda – e del padre, che aveva sempre maturato la volontà di godere della musica di Lonate». Ora anche Rosa festeggia, autorizzando l’utilizzo del nome tradizionale e il vecchio stendardo.

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Un’istituzione storica

Molti musicisti hanno già dato disponibilità a prendere parte al progetto, creando «un’occasione per riunire tutti coloro che amano la musica, diffondere la cultura musicale, promuovere e favorire lo svolgimento di manifestazioni musicali nonché socio-culturali, nello spirito della solidarietà sociale». Anche perché si parla di una banda storica, che una volta contava oltre quaranta elementi. «Si tratta di un’istituzione nata prima dell’Unità d’Italia, per volere del colonnello Friedrich Von Eschermann – racconta Ginni – il quale, recatosi alla vecchia dogana di Tornavento, colpito dall’ospitalità lonatese, organizzò un concerto di ringraziamento. Lasciò i suoi musicisti che istruirono i cittadini e, nell’arco di due anni, si creò così nel 1834 la Filarmonica di Lonate Pozzolo».

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