La Nuova Marna deve rimanere la casa di tutti i sestesi

sesto calende nuova marna

Dopo anni di annunci, variazione date, false partenze, rincorse, comunicati, plastici, vetrine addobbate ad hoc, sembra che i blocchi di partenza del cantiere area “circolo sestese” siano stati posti. All’invito pervenutoci dal sindaco per l’inaugurazione del cantiere abbiamo risposto: “Presenti”. Questo non perché si tratti di un appello d’esame o perché approviamo l’opera per come è stata concepita ma per senso di responsabilità.

Il costo dell’opera complessiva ammonta a svariati milioni di euro e di fronte ad un investimento di tale portata l’atteggiamento deve essere responsabile e rispettoso della cittadinanza e delle istituzioni che hanno messo a disposizione i fondi. Sia chiaro, se Sesto2030 avesse potuto gestire questo investimento derivante dall’accordo di programma, non lo avrebbe fatto nello stesso modo, cioè a favore di “scatole da riempire”. Saremmo partiti dagli aspetti sociali, che sembrano essere la voce sempre più languente nell’agenda di questa amministrazione, per poi sviluppare il progetto in stretta partecipazione con la cittadinanza e le associazioni.

Ed è lo stesso motivo per cui siamo presenti: siamo a due anni e mezzo dalle prossime elezioni e dunque potrebbero essere altre forze politiche ad ereditare gli edifici in costruzione. Noi quindi lavoreremo per capire quali possano essere i migliori utilizzi della nuova Sala Civica e come sfruttare le potenzialità della sede della Canoa, date le risorse e le esigenze della società CSCK.

In merito alla nuova Marna siamo dell’idea che dovrà avere principalmente una funzione sociale, continuando ad essere la casa di tutti i sestesi come lo è stata per decenni la precedente. Bisognerà prestare inoltre molta attenzione ai criteri di economicità che dovranno permettere alla struttura di autofinanziarsi e mantenersi “attiva” attraverso eventi ed affini. Anche per il CSCK ci sono vari aspetti gestionali da affrontare.

La partenza del cantiere in questo periodo di Covid, ossia in un periodo complicato per il settore edilizio, inoltre, potrebbe portare a rincari dei materiali, ritardi ed altre difficoltà aggiuntive. Il rischio di slittare oltre la data stabilita è quindi alle porte; bisognerà quindi dedicare energie per limitare al minimo i disagi, sia della società CSCK, che si trova in una sede provvisoria al Parco Europa con varie criticità, sia della cittadinanza e associazioni, che al momento rimangono prive di un luogo storico di aggregazione, peraltro senza alternative valide.

Infine una nota sull’invito ricevuto, per questo evento e non per tanti altri organizzati dall’amministrazione: speriamo sia l’inizio di una serie di inviti per tutte le manifestazioni pubbliche di interesse di tutta la cittadinanza, perché non dimentichiamoci che la città è di tutti i cittadini, anche quelli che hanno scelto rappresentanti che al momento siedono nei banchi della minoranza. Ringraziamo, quindi, ma ci aspettiamo di essere invitati anche in altre circostanze importanti per la nostra bella città.

Sesto 2030

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