La Pro Patria nel cuore della città: Piazza San Giovanni si tinge di biancoblù

BUSTO ARSIZIO – La Pro Patria va in città. E la città risponde, o almeno prova a farlo. Le vie del centro colorate di biancoblù, con i negozi (alcuni) ad esporre in vetrina la gloriosa maglia bustocca, hanno fatto da cornice alla presentazione ufficiale della Pro Patria edizione 2022/23, sfilata in Piazza San Giovanni con tutti i suoi tigrotti: dai più piccoli ai più grandi (a proposito di… Grandi: presente il “Sindaco” Marcello, il cui figlio gioca nella Primavera biancoblù di mister Gentilini).

Il villaggio all’ombra della Chiesa

Un ritorno al passato, dopo anni difficili condizionati dal Covid, ma anche un “nuovo inizio” – come il battage ad hoc scelto dalla società – per provare a rimettere la Chiesa al centro del Villaggio. Un villaggio che, in questi ultimi anni, fra attese e promesse si è impoverito, senza riuscire realmente a valorizzare e tutelare un patrimonio d’inestimabile valore. Un patrimonio invidiato da tutta Italia, per storia, nome e maglia, di cui Busto Arsizio – intesa come istituzioni, imprenditoria e popolazione – dovrebbe averne più cura, rispetto e soprattutto orgoglio. Quell’orgoglio tigrotto ben rappresentato da Pierangelo De Bernardi, presente fra la gente.

Festa biancoblù

In una festa, perché festa è stata con Nicolò Ramella anchorman di una serata accompagnata da buona musica, da playstation con Davide Castiglioni e dalle acrobazie del twirling di sua maestà Chiara Stefanazzi, non ha senso rinvangare il recente passato (anche se fra via Valle Olona e via Ca’ Bianca ce ne sarebbero da dire): occorre oramai guardare al presente, con rinnovata fiducia verso il domani. Perché il futuro si può ancora cambiare, anzi si deve cambiare: e il ritorno della Pro Patria nel cuore della città, con la torciata degli ultras in corteo da Piazza Santa Maria ad illuminare il cielo stellato, può davvero rappresentare simbolicamente un nuovo inizio.

Nel cuore della città

Aldilà delle apprezzate dichiarazioni di sorta, a cominciare dall’Assessore allo Sport Maurizio Artusa per finire con il direttore sportivo Sandro Turotti (nel mezzo Mario Cislaghi, il Tigrotto 1919 di Emanuele Gambertoglio, il responsabile del vivaio Salvatore Cerrone, capitan Giovanni Fietta, mister Jorge Vargas, un emozionato Riccardo Colombo e ovviamente la Pres), e del tanto tantissimo lavoro che ancora bisogna fare su più fronti, la protagonista indiscussa della serata è stata lei: l’ultracentenaria, ma sempre attraente, Pro Patria, anche nella sua versione Pink. Finalmente ritornata nel cuore della città, per riprendersi il suo spazio e… la sua gente.

Pro Patria cuore città – MALPENSA 24