La Raelcon di Laveno cresce nonostante il Covid. «Tra follia e focus sulle persone»

LAVENO MOMBELLO – Quando lo scorso marzo 2020 Fabio Osti, Ceo della Raelcon Srl di Laveno Mombello, ha deciso di continuare a importare materiali dall’estero e permettere ai suoi clienti di ritardare i pagamenti tutti lo hanno preso per matto. «Ma è proprio questo pizzico di sana incoscienza, la pianificazione e soprattutto l’elemento umano che oggi mi portano a festeggiare l’aumento del 30% del nostro fatturato nel 202o».

Un aumento inaspettato

Una realtà varesina in controtendenza, la Raelcon cresce nonostante il Covid e decide di investire sulle persone. L’azienda, nata nel 1996, si occupa di distribuzione di accessori elettronici ed è sempre cresciuta del 5/6% ogni anno. Ma il 2020, si sa, non è stato un anno come gli altri. Per Raelcon, però, che ha subito attivato un reparto di produzione di dispositivi di protezione, le stime sono più che positive: una crescita del 30% del fatturato annuo che passa da 4,3 a 5,7 milioni di euro.

«Gran parte del merito va alla nostra clientela», spiega l’amministratore dell’azienda, che ha appunto puntato sul fattore umano. L’impresa, che conta 15 dipendenti, ha iniziato come attività di rilancio di marchi e prodotti dismessi, con un fatturato di 400 / 500 mila euro nel 2012. Ma a distanza di nove anni, e in particolare dopo il primo lockdown, gli incassi sono schizzati alle stelle.

La ricetta vincente

Nemmeno Osti in persona sa spiegarsi con certezza il motivo di un tale incremento: «Credo sia dipeso da tre principali fattori: innanzitutto, nonostante le chiusure preannunciate, non abbiamo bloccato le importazioni dei materiali dall’estero. In secondo luogo, abbiamo puntato sul fattore umano, rimandando i pagamenti che i nostri clienti avevano in sospeso nei nostri confronti: questo ha creato, in un dilagante clima di negatività, un network molto stretto tra noi e la nostra clientela, che si è sentita compresa. Infine, ritengo che abbia giocato un ruolo fondamentale la selezione di famiglie di prodotti di largo consumo, fatta nel corso degli anni, che in questa specifica situazione di confinamento forzato si è rivelata vincente», precisa il Ceo di Raelcon.

Un pizzico di sana follia

In altre parole: coraggio nella pianificazione, vicinanza con i clienti e lungimiranza nella scelta dei prodotti da commercializzare. Non senza un pizzico di sana incoscienza: «Mi hanno preso tutti per matto quando ho deciso di far arrivare comunque i materiali, pagandoli in anticipo e, per giunta, permettendo ai clienti una dilazione del pagamento. Sembrava un disastro annunciato e invece questa vicinanza mostrata nei confronti delle problematiche della nostra clientela, avvenuta in maniera del tutto spontanea, è risultata vincente», ammette sorpreso Fabio Osti.

I piani per il futuro

Quando al futuro, Raelcon rimane positivo per il 2021.«Prevediamo ulteriori crescite: lo scorso anno abbiamo investito, creando una nuova divisione. Il che ha comportato, ovviamente, costi aggiuntivi e l’assunzione di 3 nuovi collaboratori. Passaggio che riteniamo fondamentale per rimanere competitivi quanto lo è il web e per essere in grado di mantenere un determinato livello di servizio».

Non mancano però le preoccupazioni, soprattutto relative alla riduzione, anche drastica, dei consumi quando terminerà lo stato di crisi. « Al momento viviamo in una sorta di bolla e fino a quando le cose non cambieranno, i nostri numeri rimarranno costanti o in crescita. Questo anche in base ai nuovi investimenti effettuati. In sostanza, nel 2021 prevediamo di stare sulla falsa riga dell’anno passato».

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