La terza età e il coronavirus: un sondaggio conferma la fiducia nella sanità

coronavirus anziani sanità sondaggio

Come i senior vedono il futuro in piena emergenza coronavirus? La sanità è il settore che uscirà più rafforzato: lo dice un sondaggio condotto dall’Associazione 50&Più su un campione di 3782 over 55.

Il coronavirus sta avendo un impatto devastante nella nostra società. In questo contesto può essere interessante capire come gli italiani stanno vivendo questa gravissima emergenza e come vedono il futuro.  L’associazione 50&Più – che si occupa di tutela e assistenza dei propri soci a sostegno dell’invecchiamento attivo, dell’affermazione e della valorizzazione del ruolo della persona anziana – con il suo Centro Studi ha condotto un sondaggio su tutto il territorio nazionale, dal 13 al 18 marzo, su un campione di 3.782 persone dai 55 anni in su.

Bene i provvedimenti di contenimento

Il primo dato che emerge dall’indagine riguarda il presente. Qual è il giudizio sulle misure adottate dal Governo per contrastare l’emergenza sanitaria? Il 73% degli over 75 ritiene che i provvedimenti presi siano sufficienti, è la percentuale più alta tra gli intervistati visto che è del 64,9% nella fascia 55-59 anni, del 72,3% in quella tra i 60-64 anni e del 70% tra i 65-74 anni. E domani? Passata l’emergenza Coronavirus, cosa accadrà? Riguardo l’ambito economico è emersa una visione decisamente pessimistica, il 93% del campione pensa infatti che ne usciremo indeboliti. Sempre secondo gli intervistati, usciremo invece rafforzati in ambito sanitario (66,2%), sociale (65,3%) e tecnologico (61,3%).

In particolare, in ambito sanitario c’è più ottimismo nella fascia di età tra i 65-74 anni, visto che il 67,9% ritiene che ne usciremo rafforzati, dato simile per gli over 75 (66,9%). Meno fiduciosa la fascia di età 55-59 anni (61,8%) e quella 60-64 anni (63,8%). Percentuale in tutti i casi molto elevata che sembrerebbe prevedere maggiori investimenti in questo settore per il prossimo periodo.

Ansia contenuta

Ma intanto, per vincere questa battaglia come si tengono informati gli over 55? E, inoltre, rispettano le regole? I senior si informano tramite la Tv (indicata dal 29,8% dei casi), ma prevale anche fra loro la rete (39,4%) all’interno della quale i social media rappresentano il 15,1% delle preferenze. Circa le informazioni veicolate con insistenza dai media sui maggiori rischi nel contrarre il virus da parte delle persone anziane, gli intervistati reagiscono senza troppi allarmismi: sebbene il 31% sia preoccupato per il rischio che non ci siano sufficienti posti a disposizione nei reparti di terapia intensiva, il 29% si è sentito tutelato, perché ritiene si cercasse in questo modo di indurre gli over 65 ad adottare misure di prevenzione e il 23% è convinto che se le Regioni collaboreranno tra loro tutti avranno cure adeguate.

Un aiuto dalla tecnologia

La quotidianità cambia, ma non in modo stravolgente: i contatti esterni vengono mantenuti principalmente grazie al telefono e alle chat (69,5%), così come allo scambio di mail e all’uso dei social media (10,6%). C’è anche chi nell’ultima settimana è uscito di casa qualche volta (61%), chi mai (24%), chi tutti i giorni (13%): su questo aspetto, c’è ancora da migliorare.
Infine, per gli intervistati la tecnologia rappresenta un fattore determinante per vari motivi. Permette di tenersi in contatto con il mondo esterno, comprendendo sia canali dell’informazione (internet al 24,3% del campione, social media al 15,1%) sia i contatti con parenti e amici (via chat nel 69,5% dei casi e tramite e-mail e social media per il 10,6% degli intervistati). Insomma un giudizio tutto sommato rassicurante sul piano sanitario – un dato davvero sorprendente –  e invece preoccupato su quello economico.

Angela Bruno

coronavirus anziani sanità sondaggio – MALPENSA24