La video arte di Gabriele Tosi conquista il festival cinematografico di Denver

tosi cinema denver

BUSTO ARSIZIO – La video arte, una delle espressione cinematografiche che si insegnano all’Istituto “Michelangelo Antonioni” di Busto Arsizio, approda negli Stati Uniti. Precisamente in Colorado, nell’ambito dell’Unseen Festival 2018 di Denver, dove quest’oggi, mercoledì 26 settembre, viene proiettato il video “The girl two watches” (La ragazza dei due orologi). Il lavoro porta la firma di Gabriele Tosi, ideatore del B.A. Film Festival e insegnante all’Istituto cinematografico bustocco. Con lui hanno collaborato i regazzi della scuola di cinema e i musicisti Alessandro Solbiati e Matteo Giuliani.

Una riflessione sul tempo

Il video prende le mosse dall’installazione “Present/Continuous/Past(s)” del 1974 dell’artista statunitense Dan Graham. In essa, lo spettatore entra in una piccola stanza e vede su una parete un monitor spento e sopra di esso una video camera, che lo riprende; alle sue spalle uno specchio. Per otto secondi non succede nulla, dal nono secondo il monitor mostra la proiezione della ripresa degli otto secondi precedenti. Grazie allo specchio, il monitor mostra così in primo piano lo spettatore e alle sue spalle l’immagine riflessa del monitor stesso (spento). Continua intanto la ripresa della video camera. Dopo altri otto secondi, il monitor mostra le immagini di questi otto secondi, vale a dire del periodo dal nono al sedicesimo secondo dall’inizio, in cui alle spalle dello spettatore si vede il monitor acceso, che mostra l’immagine dello spettatore con il monitor alle sue spalle (spento). E così via di otto secondi in otto secondi.   L’effetto produce una “fuga”di   monitor contenuti l’uno nell’altro, come un’immagine riflessa da due specchi contrapposti, ma ciascuna appartenente a un momento temporale differente. L’artista proponeva così una riflessione sul tempo, usato come materia prima per costruire un’opera d’arte, mettendo contemporaneamente davanti agli occhi dello spettatore “strati temporali” diversi, tutti coesistenti alla sua vista.
“La ragazza dai due orologi” attua una trasposizione di questi concetti, da una installazione a un video. Le trasposizioni sono terreno fertile per la video arte, ove se ne osservano di ogni genere. Nei “Contraposto Studies” (2015/2016), ad esempio, il video artista americano Bruce Nauman trasforma in video un concetto compositivo tipico della scultura classica.

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L’apporto degli studenti dell’Antonioni

Il video è stato realizzato interamente grazie alla collaborazione di studenti e ex studenti dell’Istituto Antonioni, dalla bravissima attrice Noemi Bertoldi all’aiuto regista Ciro Tomaiuoli, al direttore della   fotografia Luca Casartelli e così via. Unica eccezione le musiche, composte da Alessandro Solbiati (altro insigne bustese) e Matteo Giuliani.
“È stata un’esperienza entusiasmante – sottolinea Gabriele Tosi (foto) -, che ha permesso ai giovani di entrare nel vivo dei meccanismi di una composizione che, sotto la piacevole fluidità dell’apparenza, cela una struttura matematica rigida e complessa, tanto che si è girato con una cronometrista sul set, che scandiva il tempo a beneficio dell’attrice.
L’appoggio di uno studio di posa e di una società di service ha permesso di disporre di attrezzature di prim’ordine: le riprese sono state effettuate con una Arri Alexa, la “Ferrari” delle video camere, che raramente uno studente può avere tra le mani. L’opera è piaciuta particolarmente agli organizzatori del Festival di Denver, coi quali ci si è intrattenuti a dibatterla in numerose mail”.

Amministrazione civica soddisfatta

La notizia della proiezione di Denver è stata appresa con soddisfazione anche dall’amministrazione civica bustese. Commenta Manuela Maffioli, assessore alla Cultura di Palazzo Gilardoni: “Dopo Venezia e il prestigioso red carpet del Festival internazionale del cinema, gli Stati Uniti: il nostro istituto cinematografico Michelangelo Antonioni segue il Baff e porta di nuovo, a distanza di sole due settimane, sotto i riflettori internazionali Busto Arsizio e il suo Sistema Cinema. Un sistema fatto di professionalità, competenze e tanta passione, di cui l’amministrazione è a tutti gli effetti partner istituzionale, garantendo, attraverso l’assessorato alla Cultura, sostegno concreto, attenzione, presenza e collaborazione. Questo nuovo traguardo è la conferma della bontà dell’investimento in cultura che stiamo facendo”.
Dal canto suo, Gigi Farioli, assessore all’Educazione, afferma: “Ciò che avviene a Denver è l’ennesima dimostrazione di una scelta lungimirante che, nel corso degli anni, ha saputo superare scetticismo, ostruzionismi e resistenze di molti rappresentanti e di molte forze che oggi ne sostengono anch’esse la bontà. Il Sistema Cinema e l’Istituto dimostrano la circolarità di un investimento che è cultura, educazione, promozione e anche attrattività”.

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