L’Ad di Trenord: «Contagi sui treni? Non è vero, i trasporti pubblici sono sicuri»

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MILANO – «Non è vero» che i mezzi di trasporto pubblico sono fonte di contagio. Anzi, sarebbe «uno dei luoghi dove ci si contagia di meno». Ad affermarlo, ad un convegno online, è l’amministratore delegato di Trenord Marco Piuri, che prova a sfatare il mito del rischio Covid per chi utilizza i treni regionali. Attualmente, con la capienza massima fissata al 50% dal Dpcm, sui mezzi della compagnia lombarda del trasporto ferroviario sta salendo un quarto dell’utenza media del periodo pre-pandemia. Una situazione che sta creando notevoli problemi finanziari alla società regionale: «Stiamo incassando poco – ammette Piuri – il tema dei ristori per noi è rilevante».

Le parole dell’AD di Trenord

«Noi stiamo facendo girare tutti i treni che abbiamo e tutti gli asset a disposizione, di conseguenza tutto il personale è impegnato. C’è questo limite recentemente reintrodotto del 50% della capienza, che è un vincolo evidentemente molto forte, per cui noi oggi giriamo al massimo dell’offerta e stiamo trasportando come Trenord in Lombardia il 25% delle persone che trasportavamo in periodo pre-Covid». Sono le parole, riportate dall’agenzia Ansa, che l’amministratore delegato di Trenord Marco Piuri ha riferito oggi nel corso di un incontro on line di PwC sul tema dello smart-working. Ma per l’AD sarebbe «surreale» il dibattito sul contagio che avverrebbe sui mezzi pubblici: «Una cosa non vera, che non esiste. Ci sono studi a livello internazionale che dimostrano che il trasporto pubblico è uno dei luoghi in cui ci si contagia meno». Allo stesso modo, «anche la questione dei trasporti impreparati è un’altra sciocchezza. Forse bisognerebbe correggere un po’ il tiro». Anche perché, ricorda Piuri, «quando viene preso un provvedimento, per cambiare radicalmente il programma di esercizio dei treni abbiamo bisogno di 10-15 giorni».

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