«Che fine hanno fatto i tamponi rapidi in Lombardia?» Lo chiedono i Cinque Stelle

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MILANO – «Che fine hanno fatto i tamponi rapidi annunciati da Attilio Fontana a fine ottobre, la cui distribuzione  a medici di famiglie e farmacie è stata deliberata da Regione Lombardia lo scorso 3 novembre?». A chiederlo è Massimo De Rosa, capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Consiglio regionale, aprendo un nuovo fronte di contestazione alla giunta lombarda. Sono passate infatti ormai tre settimane dall’annuncio del presidente Fontana e dell’assessore al welfare Giulio Gallera sulla disponibilità dei tamponi rapidi da distribuire alle ATS e alle ASST e da qui anche a medici di base, farmacie, ambulatori.

M5S contro Fontana-Gallera

«Un serio piano di screening sulla popolazione, come quello in atto in altre regioni d’Italia, è l’unico modo per non disperdere i sacrifici imposti dalle chiusure, per salvare le Feste e i relativi consumi, per permettere alle famiglie, quantomeno ai parenti più stretti, di riunirsi per Natale in sicurezza e magari riaprire le scuole dopo l’Epifania – sottolinea l’esponente pentastellato Massimo De Rosa – invece Regione Lombardia conferma ancora volta tutta la propria incapacità. Vuoi fare un tampone? Paghi. Vuoi il vaccino antinfluenzale? Paghi. Il fallimento del duo tragicomico Fontana-Gallera sta tutto nelle risposte esasperate che i cittadini lombardi sono stati costretti a darsi, a queste due domande».

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