La vita in una stanza. Il racconto del primo ospite al Covid Hotel di Gallarate

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GALLARATE – «Qui non ho paura di contagiare qualcuno. Sono arrivato stamattina e pur essendo abituato a dormire in albergo per via del mio lavoro, credo che i prossimi giorni saranno abbastanza duri da superare. Anche se il personale ha subito mostrato grande disponibilità e gentilezza». Chi parla è Luca Zanasca, il primo ospite della provincia di Varese nel Covid hotel di Gallarate.

Zanasca è entrato al Jet Hotel questa mattina (lunedì 23 novembre), dopo che anche il secondo tampone è risultato positivo. «Le prime due settimane di quarantena, non avendo alternative, le ho passate a casa con i miei famigliari – spiega al telefono – ma è stato davvero complesso rispettare l’isolamento e convivere con la paura di dover contagiare i tuoi cari, e loro di essere contagiati».

Per tale motivo quando Zanasca, cittadino varesino, ha sentito parlare di Covid hotel ha seguito l’intera vicenda e una volta risultato di nuovo positivo ha chiamato le strutture: «Prima Induno, la più vicina alla mia città di residenza e poi, visto che mi hanno risposto che era chiuso ho contattato il Jet Hotel di Gallarate. Lì mi hanno spiegato che avrei dovuto contattare il Comune e così ho fatto».

La svolta arriva sabato scorso. «Era sera e mi è arrivata direttamente la chiamata del sindaco Davide Galimberti, che si è fatto carico della mia situazione trovando anche una soluzione . Sinceramente tutto mi aspettavo tranne la chiamata del sindaco e se oggi possono passare i giorni che mi mancano per concludere la quarantena in sicurezza mia e dei miei famigliari è anche merito suo».

La vita nel Covid Hotel è tutta nella stanza assegnata: zero contatti con il personale e con gli altri ospiti. «In mattinata mi hanno detto che ne è arrivato un altro. Dovremmo essere in due per il momento». I pasti vengono lasciati fuori dalla porta e anche il materiale per la pulizia e l’igienizzazione della camera «che dobbiamo effettuare noi durante il periodo della nostra permanenza».

Gli operatori del Jet hanno mostrato anche disponibilità anche a risolvere alcuni problemi. «Ho dimenticato a casa termometro e saturimetro, due strumenti fondamentali. Ecco si sono resi disponibili a reperirmeli nel giro di poco tempo. Ora però la speranza è quella di rimanere qui il più breve tempo possibile».

Attivo il Covid Hotel di Gallarate. E’ancora in attesa del primo ospite

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