Lago Maggiore, la barca della tragedia. Morti due italiani, un israeliano e la moglie del pilota

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SESTO CALENDETragedia del Lago Maggiore, la procura di Busto Arsizio ha aperto un fascicolo per omicidio plurimo. Tre i turisti morti a bordo della imbarcazione che si è inabissata al largo di Lisanza, frazione di Sesto Calende, ieri 29 maggio intorno alle 19 a causa del violento maltempo che ha colpito il Verbano. C’è massimo riserbo sulla loro generalità, ma dovrebbe trattarsi di un israeliano di 54 anni e di due italiani, un cinquantenne italiano di Frosinone e una donna di 53 anni originaria di Trieste,  Tiziana Barnobi.
Tra le vittime anche la moglie del capitano della barca, Claudio Carminati, a bordo come secondo membro dell’equipaggio. Si tratta di una 50enne di origini russe ma residente da oltre dieci anni nel Varesotto. Il suo nome è Anya Bozhkova (nella foto qui sotto). Su quella barca ci viveva, insieme al marito e al loro cagnolino. A quanto risulta ha perso la vita anche l’animale.

La barca affondata 

In molti raccontano di aver visto da riva la barca in difficoltà, preda del forte vento e della pioggia intensa, prima di ribaltarsi. Si tratta di una navetta olandese costruita nel 1982,  lunga 15 metri e con una potenza di 380 cavalli. Le prime immagini, recuperate in rete dai siti specializzati nel noleggio barche sul lago, sono state visionate anche ieri notte dai sommozzatori dei vigili del fuoco per studiare la conformazione del natante e dunque capire come entrare nel relitto (che si è inabissato a una profondità di sedici metri) per recuperare i corpi che erano rimasti all’interno. 
Alle 9 di questa mattina il pm Massimo De Filippo, che sta coordinando le indagini, non aveva ancora disposto l’autopsia sui quattro cadaveri recuperati, ma soltanto un’esame esterno, e non aveva ancora firmato il sequestro della nave perché ancora non erano state completate le operazioni di recupero, che si prevede possano terminare nel pomeriggio. Di seguito le parole del sindaco di Sesto Calende, Giovanni Buzzi:

Troppi a bordo?

E’evidente che le indagini siano soltanto all’inizio. Da valutare innanzitutto perché a bordo si trovassero 25 persone quando la proprietà, in un annuncio dettagliato su internet, spiega che «la barca di circa 15 metri può ospitare fino ad un massimo di 15 persone». Gli inquirenti stanno inoltre appurando se ci fossero tutti i dispositivi di sicurezza, in quali condizioni fosse il natante e se, quando  è scattata l’emergenza, a bordo siano state rispettate le procedure disciplinate dalle norme sulla navigazione. Nel video la testimonianza di un residente di Lisanza che ha visto un naufrago arrivare a riva dopo aver percorso almeno 150 metri a nuoto:

Feste in mezzo al lago

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Da quanto si apprende in rete, la barca offriva ai turisti escursioni nel lago Maggiore sia con la possibilità di pernottamento in barca in porti attrezzati sia con uscite in giornata. Le immagini postate sui social dal pilota (guarda la foto qui sopra) mostrano inoltre che si poteva pranzare e cenare a bordo, dove venivano organizzati anche aperitivi alcolici e feste con musica dal vivo e intrattenimento. Le tariffe per salire a bordo partivano da 40 euro a persona a salire in base al servizio offerto. La comitiva rimasta coinvolta ieri nel tragico incidente era salpata dal cantiere Piccaluga di Sesto Calende per un compleanno da celebrare in mezzo al lago, in un modo diverso. Si è trasformato nel peggiore degli incubi.

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