L’appello di Fiab Amicinbici: «Vogliamo una Cardano sicura per i ciclisti»

Fiab Amicinbici cardano ciclisti

CARDANO AL CAMPO – «Se progetti città per le auto avrai una città a misura di auto, se progetti una città per le persone avrai una città per le persone. Questo è l’auspicio di chi pedala ogni giorno». Luigi Iametti, referente dell’associazione Fiab Cardano Amicinbici, lancia un appello ai tre candidati sindaci in corsa per le Amministrative 2018.

L’appello di Fiab Cardano Amicinbici

«A breve qui a Cardano ci saranno le elezioni comunali», dice Iametti. «Alla futura Amministrazione chiediamo di restituire “pari dignità” a chi sceglie di muoversi in bici o a piedi, chiediamo di mettere in sicurezza i percorsi casa-scuola-lavoro, chiediamo di ridurre la velocità veicolare in prossimità delle scuole e nelle vie centrali, chiediamo di rendere più fruibile alcuni spazi pubblici, come piazze e parchi per le “persone” e non sempre per le auto».

La bici come scelta culturale

Fiab Cardano Amicinbici (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) è reduce dalla due giorni di assemblea nazionale di Verona per il rinnovo dei vertici e la definizione delle strategie dell’associazione. Era presente anche il sottosegretario ai Trasporti Michele Dell’Orto.
Il mondo della bicicletta vede numeri in costante aumento di appassionati: oltre 8mila occupati nel settore e nell’indotto con un giro d’affari di 23 miliardi di euro annuo, 2,5 % del Pil, uno dei pochi settori in espansione, soprattutto a basso impatto ambientale. «La scelta di andare in bicicletta sta diventando sempre più un fatto anche culturale», sottolinea il referente cardanese. «Il miglioramento e la difesa dell’ambiente, passa per le scelte quotidiane di ognuno di noi, nei brevi spostamenti la bici è più veloce, non inquina e una modesta attività fisica non può che far bene alla salute di tutti noi». Quindi, tutto bene? «Purtroppo non è così. La bici è ancora percepita come uso per la gita domenicale o cicloturismo, ma la chiave del cambiamento è l’utilizzo della bicicletta in città, considerato pericoloso a causa del traffico veicolare. Va invertita la tendenza con atti concreti che in primis le amministrazioni locali devono adottare».

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