Lara Comi: “Forza Italia a congresso per confermare la propria identità”

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VARESE – Forza Italia provinciale va a congresso. Assise in programma sabato 4 maggio a Samarate. Luogo scelto non a caso: è uno dei pochi Comuni del Varesotto che il 26 rinnovano l’amministrazione civica con il centrodestra diviso: berlusconiani da una parte, leghisti dall’altra.
Momento di confronto, quello di sabato, durante il quale verranno rinnovati i vertici del partito. Lara Comi, eurodeputata uscente e ricandidata al parlamento dell’Ue, lascia la segreteria dopo sette anni. Al suo posto, salvo colpi di scena dell’ultima ora, dovrebbe andarci il bustocco Carmine Gorrasi, consigliere municipale a Palazzo Gilardoni. Ma si tratta appunto di una anticipazione che però, al momento, trova conferme soltanto in via ufficiosa.

Onorevole Comi, quale partito consegna al suo successore?
“Prima di risponderle vorrei iniziare porgendo le condoglianze ai famigliari di Massimo Pavesi (sarebbe dovuto essere il candidato del centrodestra a Malnate, ndr) prematuramente scomparso. Si tratta di un dolore profondo per tutti noi e di un fatto che va oltre qualunque dinamica politica o altra considerazione. Siamo vicini ai suoi cari. Dopo di che…”-

Dopo di che?
“Per quanto riguarda il coordinamento provinciale, ciò che ci ha permesso di rimanere compatti nelle diverse situazioni è la lealtà reciproca, al nostro interno e nei rapporti con gli alleati. Mi preme sottolineare proprio il rapporto costante e corretto tra la sottoscritta, assieme a Nino Caianiello, con Matteo Bianchi, segretario della Lega: con lui c’è sempre stata grande collaborazione. Mi sembra quindi doveroso ringraziare i nostri alleati e, con loro, tutti i militanti forzisti che ci sono stati vicini”.

Un quadro idilliaco, quello che ci sta dipingendo. E’sempre andata così?
“Non nascondo una sana competività interna, che è indice di democrazia. Ma è altrettanto vero che abbiamo vinto molte battaglie contro il Partito democratico e i Cinque Stelle. E questo non è poco”.

Intanto con la Lega comincia ad esserci qualche incrinatura anche in sede locale. Che ne dice?
“E’forse dovuto al fatto che Matteo Bianchi in questi ultimi mesi ha avuto molti altri impegni”

Al di là delle battute?
“Un certo atteggiamento, la Lega non ce l’ha soltanto a Varese. Il fatto che i sondaggi la danno in forte crescita la rende più aggressiva. Ma nella maggior parte dei casi abbiamo sempre ragionato assieme. Vero anche che non dobbiamo sposarci con i leghisti, come è accaduto tra il Carroccio e i Cinque Stelle”.

A Samarate, per esempio, ciascuno per la propria strada.
“A Samarate facciamo il nostro congresso per dimostrare appunto la nostra identità e autonomia. Detto questo, la Lega in provincia di Varese ha parlamentari, sottosegretari, ministri grazie anche al nostro impegno elettorale a favore del centrodestra”.

Alla prossime elezioni si dice che Forza Italia punti alla soglia psicologica del 10 per cento dei consensi. E’ vero?
“Non mi do alcuna soglia, perché quando si mettono delle soglie si finisce per rilassarsi. Noi stiamo lavorando ancora con più entusiasmo benché i sondaggi ci diano in crescita”.

Onorevole Comi, come sta andando la sua campagna elettorale?
“Diciamo che è faticosissima, ma è ripagata dall’affetto che riscontro nella gente, ancora di più che nelle volte precedenti. In molti, anche oltre Forza Italia, mi riconoscono impegno e dedizione. Significa che il lavoro che ho fatto in Europa a favore del nostro Paese è stato compreso”.

I sondaggi la danno vincente.
“Non si dicono questi cose: portano sfortuna. Ad ogni campagna elettorale riparto da zero nel cercare le preferenze. Devo invece sottolineare che la vera campagna elettorale comincia una volta che sei eletta: non ti puoi improvvisare candidata o parlamentare europea”

Che cos’è, un messaggio più o meno subliminale a qualche sua o suo concorrente?
“Per carità, non sono contro nessuno. Invidia e cattiverie non portano da nessuna parte, fanno perdere soltanto del tempo. Voglio invece dire che bisogna metterci la faccia, avendo la capacità di rinnovarsi”.

In che modo?
“Andando a recuperare coloro che non vanno a votare e che hanno bisogno di una spinta in più. Per questo dobbiamo metterci la faccia, per affermare la credibilità che devi sempre e comunque dimostrare. Tanto più che dall’altra parte, quella del Pd, con Zingaretti si va verso la sinistra sinistra. Il suo Partito democratico non è più di centrosinistra, ma un partito che auspica addirittura di allearsi con i Cinque Stelle”.

Come la Lega, insomma?
“A livello territoriale, con la Lega c’è un’ottima collaborazione, a livello governativo sta su un altro versante. Ma Forza Italia non contesta i suoi alleati, non li attacca. Contesta e attacca il programma di governo che non è un programma di centrodestra: a Roma, la Lega fa cose che non si perita di fare ad esempio in Regione Lombardia”.

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