L’arbitro rischiò la vita: l’amichevole costa cara a Renate e Pro Patria

Tutto è bene quel che finisce bene, ma l’amichevole dello scorso 2 settembre fra Renate e Pro Patria, sospesa sul finire del primo tempo per un malore occorso all’arbitro 64enne del “dopolavoro” Serafino D’Alessandro (letteralmente salvato dal pronto intervento del medico sociale biancoblù, dott. Besnati, prima del trasporto in elisoccorso all’Ospedale di Vimercate) ha lasciato inevitabili strascichi, ma anche un prezioso insegnamento.

Era il 2 settembre

La partita tra A.C. Renate e Pro Patria è stata sospesa al minuto 43′ causa malore del direttore di gara. Grazie al pronto intervento del dott. Massimo Besnati (medico Pro Patria -ndr) che ha praticato massaggio cardiaco e utilizzato il defibrillatore, l’arbitro ha ripreso tutte le funzionalità respiratorie e cardiache fino all’arrivo dell’elisoccorso che lo ha trasportato all’Ospedale di Vimercate”.
Ecco il comunicato emesso lo scorso 2 settembre sul sito dell’Aurora Pro Patria 1919 Official (e replicato sul sito dell’AC Renate), pochi minuti dopo l’interruzione dell’amichevole precampionato andata in scena allo stadio “Riboldi” di Renate fra i brianzoli di Oscar Brevi ed i bustocchi di Ivan Javorcic.

Le sanzioni

Da allora ad oggi sono passati quasi 6 mesi, nel corso dei quali la Figc, a seguito delle indagini sull’accaduto da parte della Procura Federale, ha patteggiato con le due società, ree di “aver organizzato – o comunque non aver impedito di organizzare – una gara amichevole a Renate (MB), senza aver  richiesto  alla  Lega Pro  l’autorizzazione ufficiale  alla  disputa  della  gara  né, tantomeno, la designazione della terna arbitrale“, le seguente sanzioni:
mille euro di multa a Renate e Pro Patria, 40 giorni di inibizione per i team manager Fabio Mariani e Giuseppe Gonnella e 30 giorni di inibizione per la presidentessa Patrizia Testa (ma non per il patron nerazzurro Luigi Spreafico).

arbitro Renate Pro Patria  – MALPENSA 24