GALLARATE – La città di Gallarate ha ricordato oggi 9 marzo il sacrificio e il coraggio dell’agente Vincenzo Di Puppo, ucciso nel 1980 nel corso di una rapina che sconvolse la città dei Galli. Come ogni anno, si è tenuta una cerimonia intorno al busto che ricorda la guardia scelta della Polizia di Stato, che si trova davanti il Commissariato di Gallarate.
Istituzioni e forze dell’ordine
Alla commemorazione di questa mattina (prevista per il 7 marzo, giorno dell’omicidio, e rimandata per il maltempo) hanno preso parte i rappresentanti delle forze dell’ordine e le istituzioni cittadine, insieme alla vedova e i familiari di Di Puppo. Presenti il vicesindaco di Gallarate Moreno Carù, il prefetto Eugenio Ricci, il vicequestore Luigi Marsico, il capitano dei Carabinieri Matteo Russo, il comandante della Polizia Locale Antonio Lotito, il comandante della Guardia di Finanza Emanuela Verrillo insieme al vice questore vicario Leopoldo Testa che ha deposto un omaggio floreale di fronte al busto che ricorda il sacrificio dell’agente Di Puppo, con la benedizione da parte del cappellano don Giorgio Spada.
Presenti come ogni anno anche i colleghi di allora, oltre alla sezione del gruppo Anps di Gallarate intitolata proprio a Di Puppo. Una sobria cerimonia in una tiepida giornata di sole, con cui ogni anno la città e la Polizia di Stato vogliono però ricordare il coraggio e il sacrificio di uno dei propri uomini, insignito anche, per l’alto senso del dovere, con la medaglia d’argento al valore civile. Di Puppo, senza temere il rischio, intervenne infatti nel corso di una rapina in una gioielleria di via Manzoni insieme al collega Marco Rizzetti, colpito e ucciso dai malviventi che si erano barricati all’interno del locale. Un esempio di coraggio che ancora oggi, 39 anni dopo quel 7 marzo 1980, rimane nel cuore degli agenti e dei cittadini.
