7 marzo 1980: quella rapina che sconvolse Gallarate

GALLARATE – Era il 7 marzo del 1980 quando le cronache gallaratesi furono sconvolte dalla rapina nella gioielleria in via Manzoni, che costò la vita a Vincenzo di Puppo, guardia scelta della Polizia di Stato. Domani, quasi quarant’anni dopo, nello stesso giorno si terrà a Gallarate, di fronte al commissariato di Polizia, la commemorazione in memoria del sacrificio dell’agente.

Gioielleria del centro

Vincenzo Di Puppo, classe 1942, nel 1980 aveva trentotto anni. Quel 7 marzo stava rientrando in commissariato insieme al collega Marco Rizzetti, dopo la fine del proprio turno, quando viene ricevuta la segnalazione di una rapina in corso in una gioielleria di via Manzoni. Di Puppo e il collega intervengono immediatamente sul posto, dove quattro malviventi, dopo aver fatto irruzione nel negozio, avevano immobilizzato titolare, dipendenti e due clienti nel retrobottega coprendo con un telo la vetrina. I due agenti decidono quindi di entrare, ma vengono affiancati da una macchina parcheggiata poco lontano, da cui parte una raffica di colpi che raggiunge i due colleghi, ferendoli gravemente. Di Puppo viene inoltre colpito da uno dei malviventi all’interno della gioielleria: morirà prima ancora di giungere in ospedale per le gravi ferite riportate.

Medaglia al valore civile

Per l’alto senso del dovere, il coraggio e la preparazione professionale, Vincenzo di Puppo è stato insignito con la medaglia d’argento al valore civile. Nella cerimonia di domani, che si terrà nel piazzale del commissariato di Gallarate, il vice questore vicario Leopoldo testa, alla presenza del prefetto e delle altre forze dell’ordine e delle istituzioni, deporrà un omaggio floreale di fronte al busto che ricorda il sacrificio dell’agente Di Puppo.

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