Malpensa, pronti i primi 2mila parcheggi all’ex Cava Nidoli

Malpensa parking cava

MALPENSA – Il nuovo maxi-parcheggio per i passeggeri di Malpensa che sta sorgendo, a ridosso del Terminal 2, all’interno dell’ex Cava Nidoli, aprirà la prossima estate. Per quanto riguarda l’accessibilità allo scalo, è la prima contromisura strutturale annunciata da Sea per gestire il picco di traffico previsto dalle 7 del 27 luglio fino alle 6 del 27 ottobre, quando per tre mesi Malpensa  ingloberà il traffico di Linate a causa dei lavori di rifacimento del city airport di Milano.

I primi 2000 posti

A darne l’annuncio è stato il nuovo amministratore delegato di Sea, Armando Brunini, ieri 5 marzo durante la riunione con i nove sindaci del Cuv. La riconversione dell’ex Cava Nidoli (in disuso da vent’anni) in parking è un progetto di cui si parla da ormai dieci anni. Serviva l’emergenza causata dalla chiusura di Linate per accelerare l’iter di realizzazione. Entro luglio apriranno i primi 2000 dei 3600 stalli previsti su 90mila metri quadrati di superficie a parcheggio, con una parziale copertura mediante pannelli fotovoltaici. I posti auto (500 vip, 2mila coperti, gli altri scoperti) verranno realizzati proprio al centro della cava, tanto che saranno a circa 20 metri sotto il livello del terreno. I disegni prevedono anche alcune piccole strutture per ospitare gli uffici e un collegamento pedonale con il Terminal 2. Si tratta di un intervento privato di cui Sea, così come i Comuni sopra cui sorgerà (39% sul territorio di Casorate Sempione e per il restante 61 su Somma Lombardo), sono attenti spettatori.

Ma non bastano

Secondo i sindaci di Malpensa, però, i 2mila nuovi posti auto all’ex Cava Nidoli non basteranno per affrontare l’emergenza Linate. Semmai, hanno spiegato ieri al Cuv, serviranno appena per tentare di debellare il fenomeno dell’abusivismo che, ancora una volta, la scorsa estate si è manifestato nelle sue peggiori sfaccettature: disastri ambientali, disservizi, lavoro nero, disagi per i passeggeri. Per questo motivo gli amministratori locali hanno invitato Sea a farsi parte attiva nella ricerca di ulteriori aree da destinare a parking. Hanno per esempio reso noto che Volandia, il Parco e museo del volo che sorge a due passi dalle piste, si è reso disponibile a riconvertire durante i picchi di stagione parte del proprio parcheggio in parking aeroportuale. Sarebbe oltretutto un modo per garantire al museo introiti extra da destinare al mantenimento di un’offerta culturale diventata in poco più di dieci anni di attività un’eccellenza in ambito europeo.

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