Lauree a distanza all’Insubria, 29 medici sono pronti ad affrontare il lavoro

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VARESE – Proseguono le lauree a distanza all’Università dell’Insubria ed è la volta dei primi medici: sono stati in ventinove a discutere le loro tesi tra mercoledì 25 e giovedì 26 marzo, collegati con i membri della commissione attraverso la piattaforma Microsoft Teams utilizzata per il periodo di emergenza Covid-19. Le quattro sedute, che hanno coinvolto in tutto ventiquattro professori, hanno avuto come presidenti Anna Maria Grandi, Marco Mario Ferrario, Paolo Castelnuovo e Giulio Carcano.

Tra didattica e lavoro sul campo per contrastare il Covid-19

«Mi congratulo con tutti i nostri neodottori – ha dichiarato Giulio Carcano, presidente della Scuola di medicina dell’ateneo – per la preparazione che hanno dimostrato, l’alto livello delle tesi discusse e per il coraggio della loro scelta, oggi ancor più importante e significativa. Sono ormai pronti ad affrontare il lavoro: questo tempo, eccezionale quanto inatteso, è propizio per prendersi cura delle persone da subito».
E una lode per queste lauree, conseguite in giorni così speciali, è arrivata anche da Marco Ferrario, presidente del corso di laurea di Medicina e Chirurgia, che ha sottolineato «l’impegno dei docenti divisi tra didattica e lavoro sul campo per contrastare il Covid-19. Le nuove disposizioni legislative consentono un percorso facilitato: è stato infatti derogato il normale iter di abilitazione per i nuovi medici. Il tirocinio curriculare, effettuato prima o dopo la laurea, risulta adeguato per essere abilitati, potersi iscrivere all’Ordine ed esercitare la professione». All’Insubria i primi medici laureati secondo la nuova normativa saranno quelli della sessione di luglio.

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