L’avvocato Alberto Fedeli entra nel cda della Fondazione Sant’Erasmo di Legnano

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LEGNANO – È Alberto Fedeli il nuovo componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Sant’Erasmo, nominato dal sindaco Lorenzo Radice a seguito dell’avviso pubblico per la presentazione delle candidature dello scorso 29 ottobre. «Cinque sono le candidature pervenute – spiega Radice – e tutte di alto livello. Quella di Fedeli è, in forza della sua competenza legale in ambito socio-sanitario, la più qualificata e attinente al compito che attende il cda, ossia l’adeguamento statutario della Fondazione. Colgo l’occasione del completamento della composizione del cda per rivolgere a lui e a tutti gli altri consiglieri i migliori auguri per un proficuo lavoro».

Radice: «Decisive le sue competenze specifiche»

Fedeli (nella foto), nato a Legnano nel 1968 e residente a San Vittore Olona, è avvocato legnano cda fondazione santerasmo fedelispecializzato in diritto amministrativo. È titolare unico dello studio Fedeli, Macchi & Partners, fondato dall’avvocato Bassano Baroni e con specializzazione in legislazione sociale, sociosanitaria e sanitaria. Da marzo 2020 coordina la task force giuridica costituita da Uneba-Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale Lombardia sulla questione dell’emergenza Covid-19 e le strutture sociosanitarie residenziali. Dal 2019 è portavoce del Forum del terzo settore Alto Milanese e membro, in sua rappresentanza, del Tavolo di programmazione del Piano di zona dell’Alto Milanese.

Fedeli: «Motivazioni? La lunga storia dell’Ospizio»

Per Fedeli si tratta di una nomina «che è un impegno preciso: fare di tutto perché la Fondazione Sant’Erasmo sappia continuare a garantire al meglio, nella grave emergenza pandemica in atto, la cura e tutela dei nostri anziani e, al contempo, avviare, con la riforma statutaria, un processo di rinnovamento e rafforzamento istituzionale per far fronte alle sfide cui sono chiamati gli enti gestori di Rsa per rispondere ai bisogni di una popolazione anziana che aumenta e, fra questi, quelli peculiari di chi si ritrova in condizioni di fragilità e non autosufficienza.
Le motivazioni – prosegue Alberto Fedeli – ci sono e si ritrovano nella storia secolare di questa grande istituzione, supportata dalla generosità di tanti benefattori e di tutta la comunità legnanese, che ha dato prova di una grande capacità di accoglienza, cura e supporto anzitutto umano dei nostri anziani. Una storia di solidarietà che continua».

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