Le piazze fratricide del centrodestra, Lega contro Farioli: «Truffa». Maggioni attacca

BUSTO ARSIZIO – «L’unico centrodestra è Antonelli, l’altro è una truffa». Duro attacco di Paola Reguzzoni nell’evento di chiusura della coalizione tra Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e lista Antonelli Sindaco, che riempie piazza San Giovanni. A pochi passi c’è Gigi Farioli, che occupa piazza Vittorio Emanuele con le sue due liste dei Riformisti e dei Civici Liberali e Popolari, mentre sceglie il quartiere di Sacconago, a villa Calcaterra, il candidato del centrosinistra Maurizio Maggioni, che parte all’attacco di Antonelli e della sua coalizione, dalle «responsabilità politiche» degli scandali giudiziari al «mancato ascolto» sui progetti strategici. È tra queste tre coalizioni che dovrebbe giocarsi l’esito del voto di domenica e lunedì: continuità o ballottaggio, e nel caso tra quali candidati.

Gli aperitivi di chiusura

L’aperitivo del centrodestra in piazza San Giovanni

Nella piazza San Giovanni del centrodestra “ufficiale” c’è decisamente più gente, mentre nella piazza Vittorio Emanuele occupata dalla coalizione di moderati e riformisti che Gigi Farioli ha ribattezzato «il centrodestra europeo» c’è un pentolone con la pasta all’amatriciana, che attira anche i supporters in arrivo dall’altra piazza. Ma è proprio sulla paternità della collocazione politica che in piazza San Giovanni si mettono i puntini sulle i. «L’unica piazza di centrodestra è questa» rimarca il sindaco Emanuele Antonelli. Il centrosinistra sceglie invece di schierare qualche esponente politico per la chiusura: intervengono l’ex viceministro Antonio Misiani e i parlamentari di Pd e 5 Stelle Alessandro Alfieri e Niccolò Invidia. Al bar “Calma e gesso” invece si ritrova La Sinistra Chiara, mentre Laura Bignami del Movimento per Busto contesta le «scorrettezze» prima del silenzio. Infine Busto al Centro attacca la coalizione di Farioli: «Se c’era qualche dubbio dopo la visita di Renzi gli equilibrismi son finiti: gli unici veri rappresentanti del centro moderato siamo noi».

Reguzzoni (Lega): «Il centrodestra è Antonelli»

E l’ultimo appello al voto dalla piazza San Giovanni è anche un ultimo attacco contro Gigi Farioli. Paola Reguzzoni, commissario della Lega di Busto, ricorda che «questo è il centrodestra: Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e lista Antonelli Sindaco. Tutto il resto è una truffa. Non esistono centrodestra europei, ma solo il centrodestra di Busto. A sostegno dell’altro candidato che si dice di centrodestra c’era Matteo Renzi, che non è di centrodestra». Il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Massimiliano Nardi ammette che «è stato un lavoro complesso, ma Emanuele Antonelli è un sindaco molto capace e il centrodestra è unito». E se Orazio Tallarida, vicecommissario di Forza Italia, ringrazia «chi ci ha messo la faccia», il referente della lista civica Antonelli Sindaco Francesco Iadonisi si lancia in un pronostico. «Vinceremo al primo turno». Una convinzione che si accompagna ad un appello al “voto utile”: «Non disperdiamo il voto, per una Busto che conti occorre andare avanti con il progetto iniziato cinque anni fa».

Antonelli: «Chi se n’è andato ci ha unito ancor di più»

Dopo aver fatto dei «grandi ringraziamenti», il sindaco Emanuele Antonelli ricorda, senza citarlo per nome, «quella persona che è andata con la sinistra, con Renzi, con Librandi. Passare in questo modo dal centrodestra alla sinistra è stato scandaloso. Ma ci ha unito ancor di più e abbiamo fatto una campagna elettorale più bella e più forte».

La piazza dei moderati e riformisti

Gigi Farioli gira in bicicletta con il suo manifesto e arringa i presenti in piazza Vittorio Emanuele. Ribadendo la necessità di «cambiare paradigma e modo di declinare le risposte. Per questo abbiamo fatto una scelta di cambiamento». Tra i presenti c’è anche l’ex presidente del consiglio Diego Cornacchia, mentre sul palco viene ospitato anche il candidato del Movimento per Busto Gianantonio Sablich. Alle orecchie dei moderati e riformisti arrivano però gli attacchi sferrati in piazza San Giovanni. «Ci possono coprire i manifesti ma non la dignità, l’entusiasmo e la voglia di fare il bene di Busto – rivendica Paolo Cicero, uno degli “azzurri” che hanno seguito Farioli in Forza Busto – il rispetto dell’avversario noi ce l’abbiamo, altri no». E da piazza Vittorio Emanuele Gigi Farioli ribadisce che la sua campagna è «sempre stata pro e mai contro».

La risposta del “Signor G”

Ma una parola la spende per un «amico di Gallarate ossessionato come tanti da me, che mi chiama il signor G». Riferimento al gallaratese Giuseppe De Bernardi Martignoni, che da tempo lo attacca sui social. «Non sa che chiamandomi così fa un complimento a me e tutti voi – afferma Farioli – Gaber per primo ha gigioneggiato sull’inconsistenza della distinzione politica destra-sinistra. E se Giorgetti fa determinate dichiarazioni, se Berlusconi si lascia scappare che né Salvini né Meloni possono essere presidenti del consiglio, significa che c’è spazio per un’offerta nuova che garantisca sviluppo, fiducia e futuro. Noi abbiamo scelto una sfida di libertà e coraggio, senza rete e rifiutando incarichi. Siamo al centro dell’attenzione e delle menzogne, ma rispondiamo con l’onestà e l’altezza della libertà e il coraggio di stare dalla parte giusta. Scegliete un sindaco che sappia essere di tutti per affrontare questi cinque anni. Votare è un dovere e un piacere. E se non votate noi che piacere è?».

Il brindisi del centrosinistra

Nel parco di villa Calcaterra il centrosinistra raduna i rappresentanti politici e punta sulla sostanza politica di un vero comizio più che su quella del buffet. Il segretario provinciale del PD Giovanni Corbo parla di «centrodestra vecchio e ammuffito a Busto», mentre Massimiliano Balestrero, coportavoce provinciale dei Verdi, invita a «mandare a casa Antonelli». Il senatore PD Alessandro Alfieri invita alla fiducia: «Sta cambiando qualcosa, il centrodestra non è più un moloch indistruttibile. Se qui andiamo al ballottaggio qualcuno inizia a preoccuparsi e poi al ballottaggio tutto è possibile». Il deputato del M5S Niccolò Invidia, che ricorda gli «atti di bullismo» di Antonelli ad una manifestazione No Accam, sfida il centrodestra: «Vi sentireste di dire che c’è stato un qualche cambiamento o progresso negli ultimi cinque anni della gestione Antonelli? Evidentemente no, Busto ha bisogno di un cambiamento, che può essere espresso da questa coalizione». L’ex viceministro Antonio Misiani ricorda la sfida del Pnrr, dove «conteranno visione e progettualità, perché non saranno soldi a pioggia».

Lo sfogo di Maggioni

«Abbiamo lavorato insieme e d’accordo, possiamo anche governare insieme – sottolinea il candidato sindaco Maurizio Maggioni – la mia figura è di garanzia per la coalizione». Poi parte l’affondo contro Antonelli, con toni mai sentiti prima d’ora in campagna elettorale: «È scatenato perché pretende di farla franca subito lunedì sera, ma la spinta formidabile che ha dato alla sua campagna è la testimonianza di un timore molto profondo da ricordare all’elettorato». E ancora: «Non dimentichiamo che il sindaco era stato politicamente responsabile dello scandalo Mensa dei Poveri. Non c’entra niente dal punto di vista giuridico, ma persone che avevano ricevuto incarichi da lui sono finite nei guai con la magistratura e lui non si è assunto nessuna responsabilità. Ed essendo criticato dentro la sua maggioranza ha scelto di aderire a Fratelli d’Italia per una protezione politico-partitica». Maggioni sostiene anche, a proposito dei bandi milionari vinti, che «Antonelli ha fatto approvare in giunta senza dire nulla a nessuno, e con i suoi stessi consiglieri comunali all’oscuro, una serie di progetti per la partecipazione a questi bandi. Noi abbiamo criticato con uno stile nostro, sostenendo che vogliamo fare meglio. Però quello che ha fatto la giunta Antonelli è la dimostrazione di un basso livello di qualità».

Bignami: «Manifesti oscurati e volantini trafugati»

«Nessun risotto, solo quattro chiacchiere» per la candidata sindaca del Movimento per Busto Laura Bignami, in centro con l’ultimo gazebo. «Ci oscurano i manifesti e ci rubano i volantini dalle cassette della posta – denuncia la già senatrice, che ha scoperto che i pieghevoli appena infilati nelle buche delle lettere di un palazzo in zona Sant’Edoardo erano stati portati via – oscurare i manifesti, dirigendosi verso il pensiero unico, è una mancanza rispetto del cittadino che deve essere libero di votare. Rubare nelle cassette delle poste invece è un reato: chi lo ha fatto non so se ha dei mandanti, ma di certo un atteggiamento che non va nella direzione del dettato Costituzionale, che parla di rispetto delle minoranze, e che presuppone mancanza di rispetto dei propri vicini di casa e arroganza. Personalmente perdono tutti, perché è un modo di fare che mi appartiene, ma se ci sono altri risvolti si procederà. A Busto serve una politica onesta e pluralista, che collabori per qualcosa di costruttivo. Ma se queste sono le premesse della campagna elettorale… Non dimentichiamo il “numero uno” della città che ammesso di avermi attaccato il telefono in faccia, senza preoccuparsi minimamente del fatto che fossero stati lesi i miei diritti di cittadina. Proprio lui che su Facebook in quest’ultimo mese ha risolto tanti problemi, ma solo a quelli che potenzialmente lo avrebbero potuto votare». Solidarietà concreta da Gigi Farioli: «Ho chiesto ai miei di attaccare manifesti di tutte le liste danneggiate, rispondendo a scorrettezza con correttezza, a male con bene, per far arrossire chi non è degno della città».

Chiusure elettorali a Busto: tra Antonelli e Farioli è sfida ravvicinata nelle piazze

busto arsizio chiusure elettorali – MALPENSA24