Le proposte per il fine settimana a Milano

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Il Castello Sforzesco ospiterà alcuni eventi nel fine settimana milanese

Venerdì 6 maggio

Uccio De Santis in “Non So Che Fare Prima” al Teatro Nazionale

L’attore comico e cabarettista Uccio De Santis, pseudonimo di Gennaro De Santis, barese di origine, propone il suo repertorio alternativo e simpaticamente un po’ demenziale “Non so che fare prima”. E’ un mix di risate fra i saldi dell’estate, la spesa al centro commerciale e la lotta tra moglie e marito per avere un po’ di spazio nell’armadio, sperando di non trovare qualcuno nascosto dentro. Due ore di divertimento tra monologhi di vita vissuta, sketch di coppia, barzellette e anche musica. Non necessariamente in quest’ordine, perché Uccio non sa mai cosa fare prima. In ogni caso, cambiando l’ordine delle battute, l’effetto comico non cambia.

Il Macbeth all’a uditorium “Enzo Baldoni” del Centro civico Quarenghi

Se fra le opere di William Shakespeare Macbeth è probabilmente la più nota e rappresentata, non diminuiscono versioni che riescono a portare in scena sempre nuove sfaccettature del grande letterato inglese. E’ il caso della rivisitazione contemporanea e modernista all’Auditorium “Enzo Baldoni” del capolavoro che interroga ancora oggi le coscienze. I protagonisti sono trasposti in un’epoca senza tempo, in cui ambizione, delitto e corruzione rimangono da sempre immutati. Manuela Tadini firma drammaturgia, regia e ne è interprete insieme a Massimo Cobelli, Marcello Poletti e Gianni Sala. La performance – per attori e fiati – è accompagnata dalla Civica Orchestra di Fiati di Milano diretta da Luca Valenti che propone pagine del repertorio classico e contemporaneo.

Sabato 7 maggio

Ensemble musica medievale Civica “Claudio Abbado” al Castello Sforzesco

Quando l’antico può riportare alla riflessione sulla immutabilità dell’arte in un gioco in cui passato, presente e futuro sembrano collegati da un filo invisibile Nella Sala della Balla l’Ensemble di musica medievale della Civica scuola “Claudio Abbado“, diretto da Claudia Caffagni, spazia nel repertorio medievale con brani di Anonimo veneto (“Amor mi fa cantare alla Francesca“; “Lucente stella“; “Per tropo fede“), Gherardello da Firenze (“Donna l’altrui mirar“), Bartolino da Padova (“Non correr troppo“), Francesco Landini (“Donna s’i’ t’ho fallito“; “Per seguir la speranza“; “Questa fanciulla amor“; “Partesi con dolor“; “Perché di novo sdegno/Vendetta far dovrei/Perché tuo servo; “Lasso! Di donna vana innamorato“; “Che cosa è quest’amor“), Paolo da Firenze (“Benché partito“), Andrea da Firenze (“Non più doglie ebbe Dido“). Una proposta davvero interessante.

“Concerti di Primavera” in San Carlo al Lazzaretto

L’associazione “Omaggio al Clavicembalo“ con il programma “Italia e Mitteleuropa fra ‘600 e ‘700“ chiude i “Concerti di Primavera“ . L’incontro musicale è animato da Barbana Spano al clavicembalo e Andrea Vassalle a violino e viola. In programma Telemann, Bach, Biber, Corelli, D. Scarlatti, Veracini. “Omaggio al Clavicembalo” nasce a Milano nel 1980 sotto la direzione artistica di Marina Mauriello, già titolare della Classe di Clavicembalo al Conservatorio Giuseppe Verdi del capoluogo lombardo e al Konservatorium di Vienna, divenendo Associazione Culturale nel 2007. La grande passione per la musica antica, unita ad un contagioso entusiasmo da parte dei musicisti fondatori e di tutti coloro che con loro collaborano, ha creato le condizioni per realizzare, in Italia e all’estero, centinaia di concerti che hanno avuto come protagonista il clavicembalo.

Domenica 8 maggio

Musica da camera dei professori dell’orchestra del Teatro alla Scala

Ravel, Mahler, Braconi e Schubert: questo il programma dell’ensemble formato da Francesco Manara (violino), Simonide Braconi (viola), Massimo Polidori (violoncello), Francesco Siragusa (contrabbasso) e Claudio Voghera (pianoforte) che danno vita all’appuntamento cameristico con i professori dell’Orchestra del Teatro alla Scala ospitato nel Ridotto dei Palchi “Arturo Toscanini” . In programma, appunto, Ravel (Trio in la min. op. 67 per pianoforte, violino e violoncello), Mahler (Quartetto per archi e pianoforte in la min. “Quartettsatz” per archi e pianoforte), Braconi (Variazioni “Après Schubert” per quintetto con pianoforte) e Schubert (Quintetto per pianoforte in la magg. op. 114 “Die Forelle”).

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