La Lega non arretra: “Spegnere Accam nel 2021”. E Forza Italia per ora tace

BUSTO ARSIZIO – «Accam deve spegnere i forni nel 2021». E’ questo il paletto che la Lega Nord ha fissato e cementato nell’annosa vicenda dell’inceneritore. E lo ha fatto ieri sera, lunedì 16 ottobre, con il voto praticamente unanime (una sola astensione tra i presenti) del direttivo.

Una bomba, non ecologica, ma politica

A mettere sul tavolo la posizione leghista è il segretario cittadino Francesco Speroni: «Non siamo nemici di Accam, non vogliamo il fallimento della società, però si deve spegnere nel 2021, come da delibera votata da tutti. E quindi trovare soluzioni. Ad esempio uscire dall’in house e conferire rifiuti anche dai comuni non soci, per arrivare a quella data con i conti della società a posto».

Insomma una bomba. Non ecologica, ma politica. Anche se Speroni riprecisa subito che «la Lega non ha certo intenzione di aprire una crisi di maggioranza su Accam». E a chi dice (e in maggioranza, anche se non ufficialmente, c’è chi lo spiffera) che il Carroccio di Busto stia usando il tema inceneritore un po’ per fini elettorali e un po’ per tenere sotto scacco il sindaco Emanuele Antonelli, che è anche candidato a presidente della Provincia, Speroni risponde: «Assolutamente falso. Né sotto scacco, né sotto ricatto. Pieno appoggio ad Antonelli, sia come sindaco, sia come candidato per Villa Recalcati».

Sarà anche così. Però i fatti dicono che la Lega ha una posizione diametralmente opposta, oltre che al resto della maggioranza, anche al primo cittadino, il quale ha più volte dichiarato che Accam è una risorsa. «E’ democrazia – spiega Speroni – dove non tutti la debbano necessariamente pensare alla stessa maniera. Anzi, direi che sullo spegnimento al 2021 tutti erano concordi. Ma sembra che noi siamo gli unici a non aver cambiato idea sul 2021». Già, perché se si vuol far slittare lo spegnimento al 2027, bisogna anche mutare l’attuale delibera. E per farlo bisognerà passare in consiglio, «dove non c’è mica solo la Lega a decidere», dice Speroni. Aggiungendo: «Qualora la Lega dovesse su Accam rimanere in minoranza, non solleveremo certo il problema».

Insomma, in altre parole è come dire: noi (della Lega) la pensiamo così. Chi vuole andare avanti, cambiare quanto deciso, si assuma le proprie responsabilità. E’ libero di farlo.

I motivi della fermezza

«Sul fatto che la società fallisca se Accam si ferma al 2021 non tutti concordano – spiega il segretario della Lega – Come nessuno è certo che la salvezza stia nell’allungare i tempi al 2027. Lo ripeto, non vediamo prospettive. Anzi, ci troviamo di fronte a una società che a settembre è stata dichiarata sana e un mese dopo moribonda. Inoltre le previsioni rispetto agli utili ci sembrano poco reali a fronte dei conti illustrati. L’inceneritore non è più una risorsa. Non c’è ragione per continuare a tenerlo acceso. Inoltre abbiamo anche un obbligo morale nei confronti di chi ci ha eletto. In campagna elettorale abbiamo sempre sostenuto la chiusura al 2021».

E Forza Italia?

Difficile dire in questo momento come i forzisti abbiano preso la ferma posizione degli alleati di governo. Al momento tra gli azzurri le bocche rimangono cucite. Forse perché fino all’ultimo speravano che avrebbe prevalso lo spirito di coalizione. Forti anche del fatto che sulla vicenda lo stesso segretario provinciale della Lega, Matteo Bianchi, era intervenuto per sbloccare la situazione. Inoltre pare che durante l’incontro tra le segreterie cittadine, avvenuto qualche giorno fa su Accam, fosse presente anche Bianchi.

E’ chiaro però, che al di là delle rassicurazioni di Speroni, sul tavolo c’è un problema non certo irrilevante e dove Forza Italia e il sindaco si sono presi la responsabilità di “tirare dritto”. Forse senza calcolare che la Lega bustocca, mettesse lì, proprio al rush finale, un bella zeppa.

 

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