La Lega conferma l’alleanza con Forza Italia, ma detta una serie di condizioni

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VARESE – E’ stato un direttivo morbido quello che ieri sera, venerdì 10 maggio, la Lega ha riunito d’urgenza nella sede del Carroccio di piazza del Garibaldino a Varese. Un direttivo che ha confermato, per il momento, l’alleanza con Forza Italia nei Comuni dove esiste e dove si va al voto. Un direttivo dove si sono dette tante cose, anche se la voglia di parlare sulla vicenda della maxi inchiesta in corso sulle mazzetta è poca. Un direttivo dove, anche se non è andata in porto, è stata messa sul tavolo l’ipotesi di far saltare il banco a tutti i livelli con Forza Italia. E ancora, un direttivo che per il momento sta in surplace. Ma detta alcune condizioni agli alleati forzisti di sempre.

Il detto e il non detto (nel comunicato) del Carroccio

Erano presenti il segretario provinciale Matteo Bianchi, che pare abbia detto a tutti i presenti: «Da oggi siamo più liberi», oltre a tutti i membri del direttivo e i sindaci. Tra questi anche Andrea Cassani.

In sintesi la Lega chiederà a Maria Stella Gelmini, coordinatrice regionale del partito di Berlusconi, di prendere una posizione forte, negli interessi dei tanti amministratori locali di Forza Italia in provincia. Ma anche di imporre un cambio di passo a Gallarate. E proprio la situazione di Gallarate è stata una delle più discusse ieri sera. La sostanza è tutta contenuta nel comunicato. Quel che invece non si dice nella nota ufficiale è che i leghisti si aspettano da Forza Italia un passo indietro deciso, anzi uno in avanti, una decisione che vada nel senso di un taglio netto rispetto al passato remoto e (molto) prossimo. Che tradotto significa: un cambio degli assessori Forza Italia in giunta. E nel caso che tutto ciò non avvenisse, a quel punto la Lega si sentirà libera di agire. Ovvero anche rompere. In ogni caso il sostegno del partito al sindaco Cassani da ieri sarà molto più forte di quanto sia stato fino a ora. In Provincia chiederanno ad Emanuele Antonelli di rivedere l’assegnazione delle deleghe in un rimpasto complessivo. E siccome tra le ipotesi avanzate c’è l’azzeramento dei vertici delle società partecipate, tra le quali Alfa è chiaro che il rimpasto potrebbe portare un cambio di deleghe per i consiglieri di Forza Italia Marco Riganti (che ha le Partecipate) e Simone Longhini (che segue il tema dell’Idrico).

La nota del carroccio

La Lega, con i suoi rappresentanti a tutti i livelli politici, istituzionali ed amministrativi, è distante anni luce da questi atteggiamenti e sistemi criminosi che non le sono mai stati propri. Chiediamo ai vertici regionali di Forza Italia, nella persona della coordinatrice regionale Maristella Gelmini, di prendere una posizione forte, negli interessi dei tanti amministratori locali di Forza Italia in provincia che si impegnano con dedizione e disinteresse da tempo nel quadro di un’alleanza che in tutto il territorio della Lombardia ha saputo portare il buon governo.

A Gallarate fugare i dubbi

Chiediamo un cambio di passo deciso a Gallarate. Gli esponenti di Forza Italia non toccati da provvedimenti prendano una posizione pubblica e netta contro i comportamenti illeciti che si evincono dalle indagini e che hanno visto la città come epicentro. Ribadiamo con forza che spetta alla magistratura definire i contorni di responsabilità giuridica. Tuttavia il livello regionale di Forza Italia deve sgomberare il campo da dubbi e sia di garanzia (anche morale) per i propri assessori. Il Sindaco Cassani deve essere messo in condizione di amministrare tranquillo. Daremo il via ad un rimpasto della Giunta concordato con Gelmini, confermando l’alleanza politica di centrodestra, ma convinti che occorra discontinuità con il passato.

Rimpasto di deleghe in Provincia

Chiediamo al presidente della Provincia Emanuele Antonelli di rivedere l’assegnazione delle deleghe in un rimpasto complessivo di esse. Nella fattispecie, avochi a sé la delega alle società partecipate ora assegnata a Simone Longhini, frutto di un accordo politico con i precedenti vertici di FI. In ottica di autotutela, occorre sospendere queste deleghe fino all’accordo di garanzia con Gelmini.

Azzerare i cda e fiducia a Cassani e Antonelli

Facciamo formale richiesta di dimissioni immediate di tutti i soggetti membri di cda delle società pubbliche oggetto di provvedimenti di custodia cautelare, affinché le stesse siano libere di operare nell’interesse dei comuni che sceglieranno nuovi amministratori. Ribadiamo fiducia totale nei confronti dei sindaci dei comuni dove si governa con ampia coalizione di centrodestra, in particolare ad Antonelli e Cassani. Costoro sono vittima dii strumentali prese di posizione delle opposizioni, ma hanno ampiamente assunto atteggiamenti di unici oppositori  de facto all’interno delle amministrazioni per atteggiamenti che nulla avevano a che vedere con il perseguimento del bene pubblico. Pieno sostegno al governatore della Regione Attilio Fontana, persona di piena rettitudine politica e morale.

Avanti con Forza Italia

Le alleanze di centrodestra nelle amministrazioni locali è confermata, previa verifica interna e pubblica da parte della coordinatrice Gelmini sul contesto gallaratese.
In caso contrario, siamo pronti a troncare l’alleanza e a rischiare di andare ad elezioni ma a testa alta, pur di sgomberare il campo da ogni dubbio e per amministrare serenamente nell’interesse dei cittadini.

Il Pd rifletta sulla sua incapacità

Il Pd non può fare la morale e deve riflettere sulla propria incapacità gestionale nelle società pubbliche. Bisogna loro ricordare che fino ad ottobre 2018 governavano la Provincia e la governance delle società pubbliche era in mano a loro per tramite del Presidente Vincenzi e del potere specifico che il Pd allora aveva in provincia. I tavoli di coordinamento politico per determinare la linea strategica sul tema delle società pubbliche era condotto dal Pd. Gli interlocutori politici li sceglievano loro e le linee conclusive erano in capo alla loro responsabilità.

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