Bianchi (Lega) rinsalda il centrodestra in provincia, ma “avvisa” il sindaco di Busto

bianchi lega elezioni centrodestra

VARESE – Matteo Bianchi, parlamentare, segretario della Lega in provincia di Varese: come si sta a Roma alleati con Partito democratico e Cinque Stelle?
“La parola alleati stona in po’. La Lega è partecipe di un’esperienza di governo che è del presidente Mattarella, un esecutivo che deve risolvere l’attuale emergenza sanitaria ed economica. Più che di alleanza parlerei di convergenza su temi emergenziali”.

Formula politica riproducibile anche in provincia?
“Qui da noi ritengo indispensabile riproporre, anzi, rafforzare lo schieramento di centrodestra. A Roma lavoriamo per sopperire alle mancanze del governo Conte, che ha agito poco e male. Ora c’è l’esigenza di cambiare passo”.

Intanto per le amministrative si vota in autunno.
“E’ meglio così. La politica, anche quella locale, è stata concentrata sulla pandemia. Diversi aspetti della campagna elettorale non sono ancora stati approfonditi. Abbiamo davanti un buon margine di tempo per confrontarci sulle scelte. Ma non dobbiamo sprecare questi mesi in più a disposizione”.

In altri termini?
“Mi auguro che subito dopo Pasqua i quattro partiti principali della coalizione possano convocare i giornalisti per annunciare i candidati sindaci delle principali città che andranno al voto”.

Onorevole Bianchi, qui viene il bello.
“Diciamo che su Varese, con Roberto Maroni, non ci sono problemi di convergenze”.

bianchi lege elezioni centrodestra
Matteo Bianchi

Qualcuno però fibrilla. Pensiamo a Varese Ideale e ad Agorà, l’ex componente forzista che faceva capo a Nino Caianiello.
“Per quanto riguarda Varese Ideale si gioca in casa. Meglio, giocano in casa Attilio Fontana e Roberto Maroni. Se si mettono attorno a un tavolo, in cinque minuti risolvono ogni intoppo. Per quanto riguarda Agorà si dovrà ragionare attorno ai programmi. Credo ci sia il tempo per valutare i perimetri della squadra: più ampia è meglio sarà. Certamente ci sono delle condizioni da discutere”.

I guai più seri sono nel Basso Varesotto, vero?
“Gallarate e Busto Arsizio sono due realtà collegate. Non è un mistero che per il sottoscritto sarebbe giusto ripartire dai sindaci uscenti. Sicuramente a Gallarate, senza se e senza ma, da Andrea Cassani”.

Invece, a Busto, con molti se e altrettanti ma. E’ così?
“Dipende a cosa si riferisce”.

La sua Lega pretende un proprio candidato sindaco al posto di Emanuele Antonelli, esponente di Fratelli d’Italia. Bianchi, il primo a saperlo è lei.
“In casa Lega interessa vincere, non spaccare l’alleanza. Alleanza che sta in capo al comandante locale, cioè al sindaco Antonelli, Di certo non saremo noi a imporre stranezze o, peggio, a fare strappi. Il signor sindaco impari a coinvolgere di più la sua maggioranza”.

Messaggio (avvertimento?) chiaro, del tipo: Antonelli smettila di fare l’uomo solo al comando. Sbagliamo?
“Ciascuno tragga le proprie conclusioni”.

Non possiamo dimenticare Forza Italia: i berlusconiani chiedono anche loro un candidato sindaco nelle tre città principali. Un problema in più da risolvere?
“Non parlo per Forza Italia, anche se certe prese di posizione forti e dure mi hanno lasciato basito. Ma troveremo di sicuro un punto di equilibrio”.

Intanto, sia Maroni sia Cassani e, per un altro versante, Antonelli hanno conti aperti con la giustizia. Non teme contraccolpi?
“Ho sempre sostenuto, e ribadisco, che le vicende giudiziarie vanno affrontate in tribunale. Mentre quelle politiche alle urne. Voglio dire, saranno i cittadini a giudicare”.

bianchi lega elezioni centrodestra – MALPENSA24