Lega: «Sbloccare 50% di crediti inesigibili nei Comuni». A Busto sono 3,75 milioni

BUSTO ARSIZIO – Una “boccata d’ossigeno” da 3,75 milioni di euro per il Comune di Busto Arsizio. La prospettano l’europarlamentare bustocca Isabella Tovaglieri e la vicesindaco di Busto Manuela Maffioli, che sostengono la proposta della Lega dello sblocco del 50% degli accantonamenti dei Comuni nel Fondo per i crediti di dubbia esigibilità, depositata in Senato con un emendamento a prima firma Matteo Salvini. «Si può fare subito, va fatto subito!» l’appello di Tovaglieri, a cui fa eco Maffioli, sostenendo che per gli enti locali un provvedimento del genere sarebbe «determinante, per garantire il funzionamento della “macchina”, rimasta con pochissima benzina, a fronte delle minori entrate».

La proposta

Sbloccare gli accantonamenti del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità degli enti locali viene definita «una proposta di buonsenso della Lega al Senato per far respirare i bilanci dei Comuni, che rischiano di non reggere l’impatto e le conseguenze dell’emergenza coronavirus». L’emendamento, a prima firma Matteo Salvini, chiede che «gli enti locali, nel corso dell’anno 2020» possano «variare il bilancio di previsione 2020-2022 per ridurre il fondo crediti di dubbia esigibilità stanziato per l’esercizio 2020 nella missione “Fondi e Accantonamenti” ad un valore pari al 50 per cento dell’accantonamento quantificato nell’allegato al bilancio riguardante il fondo crediti di dubbia esigibilità». Una misura che, senza dover stanziare alcuna risorsa statale, libererebbe immediatamente spazi di bilancio significativi per ciascun Comune, consentendo di far respirare i conti delle amministrazioni locali, che rischiano letteralmente di “saltare” quando i cittadini e le imprese in difficoltà non saranno in grado di assolvere i loro obblighi tributari o anche solo in conseguenza dei mancati incassi dai servizi svolti (pensiamo agli asili nido e alle scuole materne), dagli oneri di urbanizzazione, con il blocco dei cantieri, e dalle contravvenzioni, che purtroppo spesso permettono di quadrare i bilanci.

L’esempio di Busto

A Busto Arsizio, ad esempio, fanno notare Tovaglieri e Maffioli, il fondo crediti di dubbia esigibilità nel bilancio 2020 ammonta a 7,5 milioni di euro: si tratterebbe quindi di “sbloccare” ben 3,75 milioni di euro per mettere in sicurezza i conti del Comune. Lo stesso discorso vale per tutti gli altri enti locali che rischiano di essere messi in ginocchio dalla crisi. «La Lega – spiega l’europarlamentare Isabella Tovaglieri – sostiene un’iniziativa che vede schierati favorevolmente i sindaci di tutta Italia, a prescindere dalle appartenenze politiche, e che restituirebbe un minimo di serenità agli amministratori sui territori, anch’essi quotidianamente in prima linea per fronteggiare l’emergenza Coronavirus a fianco dei loro cittadini. Da parte del governo sarebbe finalmente una risposta adeguata alle preoccupazioni di chi governa gli enti locali, dopo aver annunciato di aver messo a disposizione delle amministrazioni comunali 4,3 miliardi di euro che altro non sono che risorse già dovute ma semplicemente anticipate. Lo si può fare subito, va fatto subito!».

Sostegno alle attività economiche locali

«Sarebbe certamente una dose di ossigeno determinante per tenere in equilibrio anche i conti del bilancio del nostro Comune, disponendo della liquidità necessaria a garantire il funzionamento della “macchina”, rimasta con pochissima benzina, a fronte delle minori entrate – sottolinea la vicesindaco e assessore alla cultura, identità e sviluppo del territorio del Comune di Busto Arsizio, Manuela Maffioli – questo garantirebbe anche di poter ragionare in modo più sereno rispetto alle azioni di sostegno alle attività economiche locali e ai tagli da apportare alle attività legate alle cosiddette “spese comprimibili”, consentendo magari misure non draconiane, anche a tutela dell’economia che sta dietro questi settori».

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