Da Somma Jimmy Pasin lancia la mascherina sospesa. E dà il buon esempio

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SOMMA LOMBARDO – Invece del caffè, la mascherina sospesa. Un bene prezioso e difficile da reperire, come purtroppo insegnano le cronache dal fronte del Coronavirus, da lasciare a chi ne ha più bisogno o non può permettersene l’acquisto. E’ la proposta lanciata da Jimmy Pasin, già delegato all’Urbanistica con la giunta Brovelli, ambientalista e in passato capogruppo Pd a Somma.

Invece del caffè, la mascherina sospesa

Il post pubblicato sul suo profilo Facebook lo scorso 31 marzo era chiarissimo: «Questa mattina ho acquistato alcune mascherine lavabili e alcune usa e getta. Ho pensato che ci sono persone che ne hanno bisogno, molto più di noi, e quindi, per ogni mascherina comprata, ho lasciato la stessa cifra affinché il negoziante possa rifornire gratuitamente chi ne ha più bisogno di me. Invece del caffè sospeso (usanza napoletana), oggi credo sia giusto lasciare la mascherina sospesa».

Quando i like si trasformano in azioni concrete

Una proposta che ha riscosso un ottimo consenso. E’ lo stesso Pasin a spiegare che il suo post ha ricevuto decine di like ed è stato condiviso da molti.  «Evidentemente l’iniziativa pare accolta con grande favore immagino almeno 500 persone che, per ogni mascherina acquistata per sé o per i propri cari, ne lasciano un’altra pagata in modo tale che il commerciante la possa donare a chi ne ha bisogno (volontari, associazioni, operatori del settore sanitario, persone che lavorano a contatto con altre persone e che faticano a trovarne una per se stessi) – spiega infatti -Insomma, se tutto questo si avvera, se i “like” e le condivisioni virtuali si trasformano in mascherine reali (faccio il conto di almeno 2 a testa) parliamo di mille mascherine (valore più di 5mila euro). Pensiamo sempre in positivo, anche sui social, e forse otteniamo qualcosa di buono».

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