A Busto sospese le rette di asili nido e scuole materne, anche private

Asilo nido

BUSTO ARSIZIO – Rette sospese negli asili nido e nelle scuole materne comunali: i genitori non dovranno pagare nulla fino a quando non verrà ripristinato il servizio e il Comune coprirà interamente le somme non versate nel periodo di chiusura delle strutture. Ancora in stand-by invece la questione dell’eventuale sospensione dei tributi: non ci sono infatti scadenze ravvicinate (l’Imu si paga a giugno, la Tari in autunno) e le valutazioni saranno fatte più avanti, in attesa di provvedimenti dal governo per mettere in sicurezza i bilanci degli enti locali.

Lo stop deciso dalla giunta

La decisione è stata presa di comune accordo tra il sindaco Emanuele Antonelli, l’assessore all’educazione Gigi Farioli e l’assessore al bilancio Paola Magugliani: «I pagamenti delle rette delle scuole materne e asili nido comunali, sospesi dal 24 febbraio, non riprenderanno sino a quando il servizio non sarà ripristinato. Tali importi saranno interamente coperti dal Comune per tutto il periodo di sospensione del servizio». Anche nelle strutture – asili nido e scuole materne – private ma convenzionate con il Comune, i pagamenti sono stati sospesi. In questo caso non dipende dall’amministrazione un’eventuale cancellazione degli impegni dei genitori: «Stiamo collaborando con le strutture stesse – informa il sindaco Antonelli – al fine di trovare un accordo che non abbia alcuna ricaduta economica sulle famiglie».

«Rette sospese fin da subito»

Il tema era stato sollevato nei giorni scorsi dal Pd bustocco. «Ma la sospensione delle rette è stata immediata, sin dal 24 febbraio – chiarisce l’assessore all’educazione Gigi Farioli – non sono stati emessi i bollettini di pagamento nemmeno per il mese di febbraio, quando il servizio è stato garantito per tre settimane piene. Ed è stato aperto un tavolo permanente di confronto (ovviamente “virtuale”, ndr) con le scuole private e paritarie per sollecitarle alla sospensione delle rette e per monitorarne la sostenibilità in caso di prolungata chiusura». Il Pd ha chiesto di intervenire con la sospensione dei versamenti dei tributi comunali, ma la questione è tuttorA in fase di valutazione, anche perché le scadenze di pagamento sono più in là con il tempo.

ADL: Smart working anche per le educatrici

Ma se le famiglie hanno ricevuto un segnale positivo, da parte dei delegati sindacali di ADL arriva una sollecitazione che riguarda le educatrici comunali, che in questo momento sono a casa per la chiusura delle scuole materne e dei nidi. «Diamo atto al sindaco che ha mostrato sensibilità e si sta muovendo bene, con la sanificazione degli ambienti, la polizza contro il rischio Covid-19 e lo smart working – l’opinione dei rappresentanti dei dipendenti comunali – ma c’è da affrontare il problema serio delle educatrici, che si porrà quando saranno finiti i giorni di ferie e di permesso». La proposta dei delegati sindacali di ADL è che «si faccia lo smart working anche nelle scuole, come nelle statali. L’esempio è il collegio docenti con la piattaforma Meet alle scuole Pontida, un’iniziativa che serve ed è lodevole. Del resto lo smart working era già un progetto pilota quattro anni fa quando si fece l’accordo per le educatrici».

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