La prima volta di Gualandris nel centrodestra. Subito il nodo candidature

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Stefano Gualandris

VARESE – Stefano Gualandris, neo commissario della Lega per la provincia di Varese, oggi pomeriggio, sabato 19, ha fatto il proprio debutto in società, Al di là delle battute, si tratta di un incontro via zoom della coalizione di centrodestra alla quale ha partecipato per la prima volta il nuovo referente del Carroccio. Presentato da Matteo Bianchi, il suo predecessore, Gualandris ha stretto virtualmente la mano a Giacomo Caliendo, Giuseppe Taldone e Piero Galparoli per Forza Italia e a Raffaele Cattaneo, leader di Noi con l’Italia. Assente all’incontro il segretario di Fratelli d’Italia, Andrea Pellicini.

Assenza giustificata, che non nasconderebbe nulla di polemico né ulteriori questioni di disacccordo nello schieramento. Benché siano note le istanze dei berlusconiani e dei cosiddetti moderati, ribadite anche oggi, rispetto all’esigenza di avere “spazi” in vista delle amministrative di ottobre. Trradotto: chiedono un candidato sindaco in una delle tre principali città che vanno al voto, Varese, Busto Arsizio e Gallarate. Però, c’è un però. Il capoluogo e Gallarate sono di fatto appaltate alla Lega, con Bobo Maroni e Andrea Cassani. A Busto Arsizio, invece, proprio Fratelli d’Italia fa le barricate per difendere la ricandidatura di Emanuele Antonelli. Verso il quale, nemmeno sottotraccia, la sezione cittadina leghista non sbava per riconfermarlo, anzi, pretende al suo posto un candidato salviniano.

Situazioni note, che al momento beneficiano dello stallo provocato dal posticipo delle urne, da giugno a ottobre. Ma che potrebbero proporsi con forza nel momento delle decisioni definitive. Fermo restando che tutti i soci della “ditta” di centrodestra ribadiscono l’urgenza di presentarsi uniti. Un obiettivo che starebbe a cuore ai vertici federali della stessa Lega, i quali avrebbero già sottoscritto accordi più o meno informali con Fratelli d’Italia. Passando sopra, se così fosse, ai desiderata dei leghisti bustocchi. Con un aspetto in più da considerare: la possibilità che Emanuele Antonelli decida di abbandonare la nave per salire su un’altra tutta sua. In chiaro: correre da solo alle elezioni.

Ciò a dire che per Stefano Gualandris non si prospetta una passeggiata all’interno della coalizione e, fino a prova contraria, anche dentro il suo partito. A quanto pare il summit odierno non è andato al di là delle riconferme di posizioni appunto conosciute. Che potrebbero diventare oggetto di un dibattito più approfondito e acceso da sabato prossimo, quando è convocata una nuova riunione. Questa volta senza assenze significative.

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