Legambiente Busto: «Strade sporche? Ci pensiamo noi. Servono le fototrappole»

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BUSTO ARSIZIO – Gambe in spalla, guanti alle mani e mascherina in volto. Così i volontari di Legambiente Busto Arsizio puliranno la città, domenica 27 settembre. L’evento ha l’obiettivo di migliorare le condizioni di abbandono di rifiuti in alcune aree di Busto e di portare avanti una richiesta: inserire le fototrappole.

A caccia di rifiuti abbandonati

«Ci ritroveremo davanti alla nostra sede in via Pisacane 20 alle 14.30, domenica 27 settembre e da lì partiremo alla volta delle aree più critiche della città», annuncia la presidente di Legambiente Busto, Paola Gandini. Le tappe del tour saranno precise e seguiranno le segnalazioni fatte dai cittadini stessi. «Andremo verso la zona industriale, alla madonna in campagna, poi in via Burattana, in via San Carlo, via Maderna e via Ponzella. Ma purtroppo il degrado non risparmia neanche il centro. In particolare ci concentreremo sul parcheggio Landriani».

L’obiettivo non è solo quello di ripulire alcuni punti, ma di rendere la città più vivibile in generale. «Se le vie sono già sporche e piene di rifiuti, le persone saranno più propense ad abbandonare la spazzatura. Mentre se trovassero un posto pulito, forse si farebbero qualche scrupolo in più», dice Gandini. Che ritorna poi su uno dei chiodi fissi di Legambiente: le fototrappole.

Mettiamo le fototrappole o il degrado peggiorerà

«Il nostro intervento non basta, è necessario introdurre delle misure serie per evitare che la gente continui a sporcare. Quindi sarebbe opportuno mettere delle fototrappole. Certo, sappiamo che la Polizia Municipale non vede di buon’occhio quest’idea». Infatti, affinché le forze dell’ordine possano dare delle sanzioni a chi abbandona i rifiuti per strada, è necessario che vengano colti in flagrante. Quindi devono essere fotografati mentre compiono l’atto, insieme alla targa della macchina. «E’ certamente una situazione difficile, ma sarebbero un ottimo deterrente. Il rischio è che il degrado e la sporcizia aumentino sempre di più», avverte Gandini.

E la discarica deve ampliare gli orari di apertura

Che non si fa però illudere dalla superficialità della questione. «Il problema alla radice è che la discarica di Busto è chiusa in alcuni orari. Quindi forse le persone decidono di abbandonare i rifiuti per strada. Fermo restando che questo è un atto da condannare, sarebbe una buona idea tenere la discarica aperta anche nella pausa pranzo i giorni feriali», propongono gli ambientalisti. Anche perché, gli scorsi anni, tra gli oggetti gettati e ripuliti da Legambiente, c’erano molti rifiuti ingombranti e residui di sgombero, che generalmente si portano appunto alla piattaforma ecologica.

Rifiuti abbandonati a Busto, Legambiente chiede fototrappole e più cestini

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