Rifiuti abbandonati a Busto, Legambiente chiede fototrappole e più cestini

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BUSTO ARSIZIO – Fototrappole, ampliamento degli orari di apertura della piazzola ecologica e posizionamento di più cestini contenitori, soprattutto nelle zone di periferia. E’ quanto chiede Legambiente Busto in merito all’abbandono di rifiuti e alle dichiarazioni dell’assessore alla partita Massimo Rogora.

La nota del cigno verde

Con riferimento a quanto riportato nell’articolo relativo ai rifiuti abbandonati nella zona di Madonna in Campagna a Busto Arsizio e alle dichiarazioni dell’assessore Massimo Rogora, Legambiente BustoVerde replica che, per quanto la burocrazia possa essere complicata, è dovere dell’amministrazione fare tutto quanto possibile per dissuadere chi deturpa l’ambiente abbandonando i rifiuti. L’arrendersi alle complicazioni burocratiche, da tanti comuni invece affrontate, non ci pare una responsabile giustificazione per evitare l’installazione delle fototrappole.
Quanto detto dall’assessore circa il comportamento di chi abbandona i rifiuti (“gente che ha dimenticato il codice fiscale o ha trovato la discarica chiusa”) spiega la necessità che la discarica sia aperta con orario più ampio e continuato e senza il vincolo del codice fiscale.
Il costo sociale di un po’ di immondizia in più in discarica è compensabile dai risparmi per le “pattuglie di polizia locale in borghese” e socialmente compensato da boschi più puliti. Anche il numero di cestini andrebbe aumentato, soprattutto nelle zone periferiche, e selezionato con modelli di contenitori non facilmente soggetti a vandalismi (quelli attaccati a un bastone vengono frequentemente divelti).
Chiediamo, inoltre, a Rogora di far conoscere alla cittadinanza quante multe sono state date dalla polizia locale nel corso del 2019 per abbandono di rifiuti o imbrattamento e di conoscere quali iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza siano state realizzate.
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