Gallarate a Sanremo, la firma di Bonomo sui brani di Jannacci e Morgan con Bugo

concerti divano ospiti bonomo 02
Andrea Bonomo con Bugo

GALLARATE – Non c’è solo Luca Chiaravalli a dirigere l’orchestra sul palco insieme a Piero Pelù. Gallarate sarà presente alla 70esima edizione del Festival di Sanremo, che inizia domani 4 febbraio, anche con Andrea Bonomo. Sono ben due le canzoni in gara che portano la firma del noto produttore e autore gallaratese: “Sincero” di Morgan e Bugo e “Voglio parlarti adesso” di Paolo Jannacci. Sono doppie dunque le probabilità di vittoria? «Non mi dispiacerebbe, non lo nego, anche se è molto difficile», dice Bonomo, intercettato al telefono proprio mentre si trova all’Ariston ad assistere alle prove. «Ma più che alla competizione ambisco a un’eco popolare di questi due brani che vada ben oltre i cinque giorni del festival».

Bugo e Morgan

Di “Sincero” Bonomo ha firmato testo e musica ed è il produttore del disco che mira a sdoganare al grande pubblico Bugo dopo tanti di anni di carriera. «Lui è un patrimonio della musica italiana che merita di essere conosciuto», dice il produttore gallaratese. «Con questo lavoro, davvero immane, lo abbiamo reso il più fruibile possibile senza uccidere quello che è stato e quello che è. Questa canzone mi rappresenta in maniera completa e sono certo che avrà lunga vita perché ha un appeal radiofonico pazzesco».

Il testo di “Sincero”

Le buone intenzioni, l’educazione
La tua foto profilo, buongiorno e buonasera
E la gratitudine, le circostanze
Bevi se vuoi ma fallo responsabilmente
Rimetti in ordine tutte le cose

Lavati i denti e non provare invidia
Non lamentarti che c’è sempre peggio
Ricorda che devi fare benzina

Ma sono solo io
E mica lo sapevo
Volevo fare il cantante
Delle canzoni inglesi
Così nessuno capiva che dicevo
Vestirmi male e andare sempre in crisi
E invece faccio sorrisi ad ogni scemo
Sono sincero me l’hai chiesto tu
Ma non ti piace più
Non ti piace più

Scegli il vestito migliore per il matrimonio
Del tuo amico con gli occhi tristi
Vai in palestra a sudare la colpa
Chiedi un parere anonimo e alcolista
Trovati un bar che sarà la tua chiesa
Odia qualcuno per stare un po’ meglio
Odia qualcuno che sembra stia meglio
E un figlio di puttana chiamalo fratello

Ma sono solo io
Non so chi mi credevo
Volevo fare il cantante
Delle canzoni inglesi
Così nessuno capiva che dicevo
Vestirmi male e andare sempre in crisi
E invece faccio sorrisi ad ogni scemo
Sono sincero me l’hai chiesto tu
Ma non ti piace più
Non ti piace più

Abbassa la testa, lavora duro
Paga le tasse buono buono
Mangia bio nei piatti in piombo
Vivi al paese col passaporto
Ascolta la musica dei cantautori
Fatti un tatoo, esprimi opinioni
E anche se affoghi rispondi sempre
“Tutto alla grande”
Però di te m’importa veramente
Aldilà di queste stupide ambizioni
Il tuo colore preferito è il verde
Saremo vecchi indubbiamente ma forse meno soli

Volevo fare il cantante
Delle canzoni inglesi
Così nessuno capiva che dicevo
Essere alcolizzato spaccare i camerini
E invece batto il cinque come uno scemo
Sono sincero me l’hai chiesto tu
Sono sincero me l’hai chiesto tu
Ma non ti piace più
Non ti piace più
Non ti piace

Paolo Jannacci

concerto jannacci malpensa

E’ un pezzo più classico invece “Voglio parlarti adesso”, la ballata moderna con cui si presenta in gara il figlio di Enzo Jannacci. Bonomo ha scritto il testo che lui definisce «onesto e umano». Parla dell’amore di un padre nei confronti di una figlia e di tutto quello che pensa possa succedere nella vita di questa bimba che cresce.

Il testo di “Voglio parlarti adesso”

Là fuori c’è la guerra e dormi
Ma qui ci penso io a te
Vorrei che non tremassi come me
Ho visto piangere un gigante
Figurati se non piango io
Che sono nato adesso amore mio
Confesso che non so, non so
Come si può, afferrare il vento
E il tempo che non ti do, è tempo perso
Voglio parlarti adesso
Solo per dirti che
Nessuno può da questo cielo in giù volerti bene più di me
Voglio parlarti adesso
Prima che un giorno il mondo porti via
I tuoi sorrisi grandi i giochi tra le porte
E quell’idea che tu resti un po’ mia
Non sarò mai pronto a dirti sì
Ma quando vai sai che mi trovi qui
E quando il modo di aiutarti
Sarà non aiutarti più
Sorridi in faccia all’odio e manda giù
Potrei svegliarti poi ma poi non so, se poi, sarà lo stesso
Ora è sempre il mio miglior momento
Voglio parlarti adesso
Solo per dirti che
Nessuno può da questo cielo in giù volerti bene più di me
Voglio parlarti adesso
Prima che un giorno il mondo porti via
I tuoi sorrisi grandi i giochi tra le porte
E quell’idea che tu resti un po’ mia
Non sarò mai pronto a dirti sì
Ma quando vai sai che mi trovi qui
Le stelle appese poi cadranno giù
E un giorno ci diremo addio
Ma se una notte sentirai carezze sarò io…
Voglio parlarti adesso
Prima che un bel tramonto porti via
Le corse senza fine, addormentarsi insieme
E quell’idea che tu resti un po’ mia
Non sarò mai pronto a dirti sì
Ma tuo padre sarà sempre qui
Si è fatto tardi… adesso dormi

Bonomo al Festival

Per Andrea Bonomo è un ritorno a Sanremo. Al suo esordio nel 2008, edizione condotta da Pippo Baudo, si presentò addirittura come cantante nella sezione Giovani con il brano “Anna” scritto insieme a Luca Chiaravalli. I due sono legati da un rapporto che Bonomo definisce di fratellanza. «E’il mio mentore». Insieme hanno collaborato per lungo tempo, in particolare in alcuni lavori per Nek e Le Vibrazioni. Ripensando a quel festival di dodici anni fa, Bonomo non prova nostalgia. Il frontman è un’esperienza legata al passato: «Sono assolutamente felice e non vorrei essere da nessuna altra parte di dove sono ora. Citando Jannacci padre, oggi mi piace vedere di nascosto l’effetto che fa».

Gallarate Sanremo Andrea Bonomo – MALPENSA24