Anche Radice da “solo” al ballottaggio. Brumana: «Così butta una facile vittoria»

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LEGNANO – Sulla carta, ci sono ancora poco meno di 48 ore a disposizione di liste e partiti legnanesi esclusi dal ballottaggio per apparentarsi in via ufficiale con uno dei due candidati sindaci “finalisti”. In pratica, questo tempo trascorrerà invano. Dopo Carolina Toia, infatti, anche il candidato del centrosinistra Lorenzo Radice ha dichiarato che non cercherà alleanze formali, ma punterà a una sorta di patto civico che tagli la strada alle ambizioni del centrodestra di mantenere il governo della città. Una soluzione che però non è affatto piaciuta al primo degli esclusi dal ballottaggio, il civico Franco Brumana, per il quale Radice «ha sbagliato un rigore a porta vuota».

Il primo degli esclusi: «Violata riservatezza, conseguenze devastanti»

Per l’avvocato candidato dal Movimento dei Cittadini, «le dichiarazioni di Radice e di Michele Ferrazzano, segretario del Pd legnanese, espresse in violazione di un patto di riservatezza, che era stato concordato, rischiano di essere devastanti e di gettare al vento le possibilità di una vittoria che sembrava a portata di mano. Entrambi respingono ogni ipotesi di apparentamento, cioè di una chiara convergenza prevista dalla legge elettorale per il secondo turno, che avrebbe opposto una coalizione unita nel nome della legalità alla candidata espressa dai partiti che tuttora condividono e approvano l’operato del sindaco e degli assessori arrestati. Ferrazzano – incalza Brumana (nella foto sotto) – addirittura si vanta di una campagna elettorale in cui il Pd “non ha speso una sola parola sulla situazione giudiziaria” e ha così regalato consensi impensabili alla candidata della Lega. Radice pensa di vincere da solo e vuole tenersi stretti i posti in Consiglio comunale riservati alla maggioranza. Propone un “patto civico” fumoso e umiliante al Movimento dei Cittadini e ai 5 Stelle per ridurli a un ruolo ancellare. È una proposta assurda e delirante, che non può nemmeno essere presa in considerazione e che comporterebbe la rinuncia a una gran quantità di voti. Speriamo che il Pd lombardo spieghi un po’ di politica ai suoi rappresentanti locali affinché si ravvedano e colgano una vittoria che sarebbe oltremodo facile».

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Verdi: «Con Lorenzo solo un caffè»

Dal canto suo, la lista Europa Verde-Verdi Legnano (che secondo la composizione ufficiosa del Consiglio comunale in base al primo turno delle Amministrative ne rimarrebbe fuori in ogni caso) stigmatizza le «cose poco corrette e non sempre veritiere» pubblicate da alcuni giornali. «Ieri pomeriggio (giovedì 24, nda) abbiamo avuto un incontro con Radice in un bar di Legnano – precisano Alessandro Rogora e Patrizio Vigna – Lorenzo Radice ci ha esposto la sua ipotesi e dopo una decina di minuti ci siamo salutati. Credo che questo si possa considerare poco più che un incontro interlocutorio e non quello che è stato definito come una fitta e serrata serie di incontri. Di certo, non si è parlato di assessori e nemmeno di programmi comuni, ma ci è stata semplicemente comunicata la posizione di Radice (che ringraziamo per averci offerto il caffè). Ci riserviamo di aspettare la scadenza di domenica alle ore 12.00 per fare un comunicato riguardo le cruciali decisioni che verranno prese nelle prossime ore».

E Paparatto gongola: «Buon risultato di Forza Italia»

Nel centrodestra, il commissario cittadino di FI, Roberta Paparatto, ha atteso la giornata di oggi per sottolineare come il suo partito «ha ottenuto un risultato importante, al di sopra della media nazionale, grazie al lavoro paziente, costante, instancabile condotto da tutta la squadra azzurra a sostegno del candidato sindaco Carolina Toia. Il partito si conferma così forza essenziale per l’affermazione del centrodestra che, unito, dimostra di essere il riferimento politico naturale e imprescindibile per l’amministrazione della città. Significative anche le affermazioni personali dei due candidati di punta: Letterio Munafò, secondo eletto più votato in assoluto, e la sottoscritta, risultata la donna ad aver ottenuto il maggior numero di consensi. Il vantaggio di 10 punti che Toia può vantare sull’avversario – argomenta Paparatto – è certamente rilevante, ma non sarà consentito abbassare la guardia in vista del ballottaggio del 4 e 5 ottobre. Forza Italia Legnano è infatti convinta che l’elettorato legnanese saprà rispondere nel modo migliore alla chiamata alle urne, rafforzando la scelta della candidata di centrodestra, espressione dei valori tradizionali, individuali e collettivi che da sempre distinguono la storia della città». Infine, l’outsider del centrodestra, il civico Franco Colombo, taglia corto sulle «diverse voci sentite in questi giorni»: nessun accordo in vista per il secondo turno, «noi non vendiamo i nostri voti».

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