Processo Legnano: «Assolvete Cozzi, come è stato archiviato il presidente Fontana»

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LEGNANO – «Maurizio Cozzi va assolto con la formula più ampia». Ovvero perché il fatto non sussiste o, in subordine, perché il fatto non costituisce reato. Cesare Cicorella, difensore dell’ex vice sindaco di Legnano, arrestato lo scorso 16 maggio insieme all’ex sindaco Gianbattista Fratus e all’ex assessore ai Lavori Pubblici Chiara Lazzarini nell’ambito dell’inchiesta Piazza Pulita coordinata dal pubblico ministero Nadia Calcaterra.

Non una gara ma un incarico fiduciario

Cicorella ha parlato per oltre 3 ore oggi venerdì 3 aprile. Punto cardine della difesa è la differenza che intercorre tra il concetto (anche giuridico) di gara e quello di incarico fiduciario. «Quello di gara è ambito definito in modo chiaro sia penalmente che amministrativamente – spiega Cicorella al termine dell’udienza celebrata rigorosamente a porte chiuse a causa dell’emergenza Coronavirus – Quelle contestate al mio assistito, però, non erano gare come invece sostiene il pubblico ministero». In sintesi, la scelta di affidare incarichi a professionisti «Preparati su base fiduciaria è assolutamente consentita. Il mio assistito stesso in una intercettazione spiega con precisione: ciò che mi interessa è che siano persone preparate. Come ogni buon amministratore ha scelto ciò che reputava il meglio per la sua città. E del resto è così sempre: non è un caso che l’incarico del direttore generale di un Comune dura quanto il mandato del sindaco che l’ha scelto. Perché è un incarico fiduciario».

L’archiviazione del governatore Fontana

Cicorella si dice confortato dalla giurisprudenza: Corte di Cassazione penale, civile, tribunale amministrativo e Consiglio di Stato «Riconoscono tutte le differenze che noi abbiamo messo in luce tra gara e incarico fiduciario». Il difensore si spinge oltre: «Lo riconoscono anche gli stessi pubblici ministeri – spiega – Caso emblematico è quello del governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana per il quale i tre pubblici ministeri titolari dell’indagine (Mensa dei poveri ndr) hanno chiesto l’archiviazione; archiviazione subito ottenuta, per le accuse ipotizzate in relazione all’affidamento di un incarico regionale all’ex socio di studio Luca Marsico. I pm lo spiegano chiaramente: nessun elemento di turbativa è stato ravvisato a carico del presidente Fontana. Questa è la stessa identica cosa». Cicorella chiude: «Per Lazzarini è stata chiesta l’assoluzione per un capo di imputazione dalla procura. Allo stesso modo il mio assistito per quanto riguarda la vicenda della nomina (mai avvenuta) di Euro.Pa e dell’affidamento dell’incarico ad Arenzi in qualità di consulente artistico non ha avuto alcun ruolo. In un caso ha fatto il nome di un professionista, senza poi seguire la vicenda, nell’altro era semplicemente presente ad un incontro. Non con Arensi. Nessuno degli imputati ha tratto utilità economiche o politiche dagli incarichi». La sentenza è prevista per il 20 aprile. 

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