LEGNANO – No alla demolizione dell’ex macello di corso Magenta a Legnano. A opporsi al Comune, che si appresta ad abbattere presto l’edificio (nella foto in alto), è il candidato sindaco del Movimento dei Cittadini, Franco Brumana, per il quale «potrebbe essere sistemato e destinato a vari usi che tengano conto della sua prossimità alla passeggiata lungo il fiume Olona» e al centro città. Proposta ben diversa da quella approvata a Palazzo Malinverni, che prevede l’abbattimento dell’immobile, posto di fianco al Comando della Polizia Locale, per ampliare gli uffici di questa e realizzare un parcheggio protetto, da condividere con i mezzi della Protezione Civile. Progetto a favore del quale, pochi giorni fa, si è espressa la Lega, che ha proposto al commissario straordinario di destinarvi una parte dei fondi messi a disposizione dalla Regione per le opere pubbliche nel comune.
Il candidato civico: «Edificio da tutelare e recuperare»
I lavori sarebbero dovuti cominciare tre mesi fa, ma l’emergenza sanitaria ha bloccato tutto. Ora che potrebbero prendere il via, Brumana si è messo di traverso, osservando che l’ex macello «è un edificio che risale alla seconda metà dell’Ottocento e che per il suo valore storico e identitario è stato inserito nell’elenco dei beni culturali. Non risulta comprensibile – sottolinea l’avvocato legnanese – come sia stato possibile ottenere il permesso della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio: probabilmente non è stato rilasciato né richiesto». A detta di Brumana, con poca spesa l’immobile potrebbe essere recuperato e diventare un interessante edificio polifunzionale. Il candidato civico avanza in proposito uno schizzo (nella foto sotto), opera dell’architetto Simona Visconti, per un possibile riutilizzo.
Lettere alla Soprintendenza e al commissario Cirelli
Brumana ha scritto alla Soprintendenza per chiedere di «verificare se sono stati espletati tutti gli adempimenti atti ad ottenere il permesso di demolizione per un bene sottoposto a tutela e ancora in discreto stato di conservazione» e, in difetto, «di intervenire per impedirne l’abbattimento». In un’altra lettera indirizzata al commissario straordinario, Cristiana Cirelli, il candidato sindaco la invita a «intervenire per salvare una parte del patrimonio storico locale» e chiede informazioni sulla richiesta di autorizzazioni della Soprintendenza alla demolizione e sull’esistenza di tale autorizzazione.