Legnano, gli operatori della RSA Accorsi: «Medicine date con lo stesso cucchiaio»

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LEGNANO – «Abbiamo somministrato le prescrizioni mediche agli ospiti usando gli stessi tre cucchiaini di metallo, lavati sotto l’acqua e mai sterilizzati, perché mancavano i cucchiaini di plastica»: è la testimonianza choc pubblicata oggi, lunedì 4 maggio, dal quotidiano “Il Giorno” e filtrata dal personale della RSA Accorsi di Legnano, da settimane nell’occhio del ciclone per il dilagare dell’epidemia di coronavirus e la mancanza di notizie ufficiali, neppure ai familiari degli ospiti. Sulla gestione dell’emergenza nella RSA è stato depositato un esposto alla Procura di Busto Arsizio.

Direttore e caposala assenti da settimane

«Non avevamo alcuna dotazione minima – riferiscono gli stessi operatori al quotidiano – Anche quando si parla di disidratazione degli ospiti, l’unica soluzione non era il bicchiere d’acqua ma fare ricorso alle flebo, che però non c’erano: le dotazioni sono arrivate solo pochi giorni fa». Non basta: secondo le testimonianze raccolte, «la caposala ci diceva che non c’era nessun virus nella struttura e il direttore diceva di togliere la tuta di protezione che qualche operatore aveva osato mettere». Nella RSA si sono contati decine di decessi. Inoltre, il direttore risulterebbe assente dal 16 aprile, anche lui in malattia, come la caposala, dal 10 aprile.

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