Svaligiano e incendiano un bar: in cinque arrestati dai carabinieri di Legnano

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ARLUNO – Cinque uomini sono stati arrestati per incendio doloso, simulazione di reato e furto aggravato. I cinque fermi sono stati eseguiti dai carabinieri della compagnia di Legnano guidata dal capitano Francesco Cantarella. L’incendio, appiccato in una pasticceria di Arluno, è un episodio che risale all’ottobre 2017. Le indagini sono ancora in corso per chiarire il movente del gesto.

Ancora da chiarire il movente del rogo

I militari legnanesi  questa mattina, martedì 29 gennaio, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Milano. I cinque fermati, tra i 30 ed i 50 anni, erano residenti nelle province di Milano, Pavia e Cremona. Le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Milano, sono state avviate a seguito di un furto seguito da un incendio doloso, avvenuto nella notte dell’8 ottobre 2017. Il fatto è stato rilevato all’interno del centro commerciale “Ara Luna”: due persone dopo aver sfondato una porta a vetri sono entrati nella pasticceria “Vivian’s”. I due hanno rubato l’incasso e utilizzando del liquido infiammabile, hanno dato fuoco al locale. La successiva attivazione dell’impianto antincendio ha provocato l’allagamento dell’intero centro commerciale con ingenti danni anche ad altri negozi.

Denunciati anche tre fiancheggiatori

Le indagini hanno consentito di identificare i 7 responsabili (due dei quali sono stati deferiti in stato di libertà per i medesimi reati). Partendo dall’analisi delle immagini di videosorveglianza interne al locale e da altre telecamere della zona, i carabinieri hanno ricostruito le modalità e le singole responsabilità degli indagati, distinguendo i due esecutori materiali del furto e dell’incendio. Individuato anche il “palo” e chi, poche ore prima dell’incendio era andato in un vicino distributore di carburante per riempire di benzina il flacone poi utilizzato per appiccare le fiamme. Sono stati anche identificati altri tre complici che hanno concorso nella pianificazione ed esecuzione del reato. Inoltre due persone sono state deferite per “simulazione di reato” poiché, per depistare le indagini, hanno falsamente denunciato il furto dell’autovettura utilizzata per raggiungere il centro commerciale. Il Gip nell’accogliere le richieste ha esplicitato come “il compendio indiziario è costituito da una serie articolata di successivi e meticolosi atti di indagine, compiuti in sequenza di stringente logica e connotati da notevole acume investigativo”. Gli arrestati sono stati rinchiusi nelle carceri di San Vittore, Bollate e Opera.

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