Legnano, parricidio: sotto torchio il figlio che ha assassinato l’ex finanziere

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LEGNANO – E’ in corso dalle prime ore del pomeriggio di oggi, lunedì primo luglio, l’interrogatorio di Marco Campanella, il trentaseienne di Legnano arrestato poco prima delle 12 di oggi con l’accusa di aver assassinato il padre Michele, ex finanziere in pensione di 71 anni. Il pubblico ministero Francesca Parola sta sentendo l’omicida per ricostruire l’accaduto e soprattutto per accertare il movente scatenante di tanta violenza.

Vive per lo studio e ha due lauree

La vittima è stata assassinata con una decina di coltellate, almeno questo è quanto emerso dall’esame esterno del cadavere. Coltellate inferte dal figlio al culmine di un litigio molto violento. Litigio iniziato sul balcone dell’appartamento di via Giovannelli a Legnano, dove l’assassino vive con i genitori, e segnalato da alcuni muratori che stavano lavorando alla palazzina di fronte il condominio dove la famiglia Campanella vive. «Ho sentito le grida – ha detto uno dei muratori agli inquirenti – Ho visto che lo colpiva». A quanto pare l’accoltellamento fatale ha avuto inizio proprio sul balcone, proprio sotto gli occhi dei testimoni che hanno poi chiamato i soccorsi. Il coltello, a quanto pare, non è ancora stato trovato. Il movente potrebbe in realtà forse non esistere. Stando a quanto accertato sinora Marco Campanella non faceva uso di stupefacenti e non abusava di alcol. Aveva, però, un profilo molto particolare. Era malato di studio. Una laurea in lingue già conseguita, una seconda laurea in scienze politiche in arrivo. Da anni il trentaseienne non usciva praticamente più di casa: stava rinchiuso a studiare. Studiava e basta. A quanto pare qualche tempo fa era riuscito a trovare lavoro senza però riuscire a mantenerlo. Per non sottrarre tempo allo studio. Era ossessionato dal sapere, dalla cultura. Un genio, un uomo dalla sapienza quasi sconfinata. Al quale, però, a quanto pare non interessavano le relazioni, le amicizie, il mondo al di fuori dai libri e da quell’appartamento. Il padre, per contro, viene descritto come un uomo attivo, socievole, vitale. Un professionista stimatissimo quando era in servizio, un vicino gentile da quando era in pensione. Il litigio con il figlio potrebbe essere stato causato dall’esplosione delle tensioni dovute al forte contrasto di personalità tra i due.

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