Liceo di Legnano sempre più green con il progetto educativo “Differenzio”

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LEGNANO – Lezioni sui temi ambientali nei programmi di ogni materia e conferenze di Aemme, la società del gruppo AMGA che si occupa dell’ambiente in 17 comuni del territorio; ricerca delle carenze e delle soluzioni per un’adeguata raccolta differenziata dei rifiuti nell’istituto; installazione di 95 contenitori appropriati e monitoraggio per verificarne l’utilizzo. Sono i punti-cardine del progetto di educazione ambientale “Differenzio” presentato oggi, mercoledì 12 febbraio, nell’auditorium del Liceo Galilei di Legnano. L’iniziativa, frutto dell’intesa con Aemme, mira a sensibilizzare l’intera comunità scolastica alle tematiche ecologiche, in particolare lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti, la riduzione del consumo della plastica, di acqua e di energia, oltre ad attivare e diffondere buone pratiche per la salvaguardia del territorio.

Torno: «Al Galilei grande attenzione per l’ambiente»

Il progetto, come ha sottolineato la professoressa Sabrina Torno, collaboratrice vicaria del dirigente scolastico, rientra nell’ambito di una serie di iniziative di educazione ambientale del liceo che conta 1.262 studenti: ad esempio, i corsi in spagnolo (con ospiti studenti dell’Argentina) sulla raccolta differenziata e il compostaggio, con visita a un’azienda produttrice di biogas e a un depuratore del lago di Como, ma anche la partecipazione alla “Green Learning Week” all’Università LIUC di Castellanza e l’adesione al campionato studentesco “Spazzatura kilometrica”, in collaborazione con l’Ufficio scolastico di Milano. «I ragazzi – ha spiegato Torno – hanno imparato tra l’altro a leggere le bollette e a calcolare i consumi energetici della scuola».

Presentata la campagna “è sbagliato con la cannuccia”

legnano liceo raccolta differenziata ambienteI quattro rappresentanti di istituto degli studenti hanno spiegato l’operato nell’ambito del progetto “Differenzio”: «Sono stati comprati contenitori per la raccolta differenziata, definiti i luoghi dove posizionarli attraverso una planimetria e distribuito nelle classi l’elenco delle tipologie di rifiuti da inserire nei vari bidoni. Abbiamo inoltre appeso cartelli con frasi a effetto nei vari piani, per sensibilizzare sull’argomento ed educare a corretti stili di vita dentro e fuori la scuola. Molte di queste iniziative – hanno rimarcato – sono state proposte dagli stessi ragazzi». Fra questi, Claudia Renda ha presentato la campagna pubblicitaria realizzata con tanto di budget (ad esempio per gadget e volantini) su “SPA-Sostenibilità Progresso Ambiente”: obiettivo, convincere a ridurre l’uso della plastica nei drink con lo slogan “è sbagliato con la cannuccia” che gioca con il nome del noto cocktail.

Bettoni: «Ora pensiamo a turbina sull’Olona e a geotermia»

«Proprio stamattina – ha annunciato il dirigente scolastico, professore Marcello Bettoni – è arrivata la colonnina d’acqua filtrata e refrigerata che contribuirà a cambiare il modello dei nostri consumi, riempiendo gratuitamente borracce di alluminio anziché acquistare bottigliette di PET. La nostra struttura, che ha i suoi anni – ha proseguito Bettoni – segue le linee di sviluppo dell’efficientamento e del risparmio energetico; è dotata di pannelli fotovoltaici e di teleriscaldamento, quindi non ha caldaie che consumano combustibili fossili. Un percorso di attenzione all’ambiente avviato già da anni, in cui potrebbero inserirsi una microturbina che sfrutta il salto dell’Olona dietro l’istituto, come autorizzato di recente in via Pontida, e un sistema di geotermia negli spazi liberi intorno alla scuola. Quello che ci sta più a cuore di tutto il processo è l’apprendimento per i nostri studenti su queste materie legate alla sostenibilità ambientale e all’efficientamento energetico: le cose si imparano bene se le si può vedere e se le si fa. Così l’azione didattica si combina con un’azione civile che va a toccare questioni di interesse collettivo». Da Grazia Giuri di Aemme Linea Ambiente, infine, un sentito ringraziamento: «Questo progetto – ha spiegato – ha avuto inizio dopo che, anziché gli insegnanti o il preside, mi hanno chiamato i rappresentanti di classe. Sarà l’“effetto Greta”, ma qui è partito dai ragazzi e proprio per questo i risultati si vedono. L’obiettivo è arrivare a emissioni e rifiuti zero, come avviene nelle scuole del Trentino-Alto Adige».

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