L’impegno sul clima di Zambon (Pd): «Gallarate dichiari lo stato di emergenza»

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GALLARATE – Prosegue l’impegno sul clima di Anna Zambon, consigliere comunale del Partito democratico di Gallarate. Dopo l’intervento in assemblea nazionale dello scorso marzo, la giovane dem ha depositato oggi 30 luglio a Palazzo Borghi una mozione per chiedere all’amministrazione di aderire alla dichiarazione di emergenza climatica.

Emergenza climatica

Zambon e il gruppo consigliare del Pd chiedono al sindaco Andrea Cassani di dichiarare lo “Stato di emergenza climatica e ambientale”, ma soprattutto di «predisporre e incentivare in tutte le forme possibili le iniziative, pubbliche e private, per la riduzione delle emissioni e per l’introduzione di energie rinnovabili, per incentivare il risparmio energetico nei settori della Pianificazione Urbana, della Mobilità, negli edifici, nel riscaldamento e nel raffreddamento, sviluppando ulteriormente anche i progetti già in atto nei vari settori».

Il surriscaldamento globale

L’ Accordo di Parigi del 2015 sul clima, sottoscritto da 192 Nazioni tra cui l’Italia, ha impegnato tutti gli enti territoriali a porre in essere tutte le misure per contrastare il surriscaldamento del Pianeta, in particolare per la riduzione delle emissioni. «Senza azioni immediate, concrete e risolutive – ricorda la mozione del Pd –  le emissioni di CO2 e degli altri gas climalteranti, provocheranno un aumento della temperatura globale superiore ai 3 gradi centigradi entro il 2100, con effetti devastanti sull’ecosistema terrestre e sulla specie umana». Consapevole che un singolo Comune non possa cambiare le sorti del mondo ma categorica sul fatto che ciascuno nel suo piccolo debba fare la propria parte, soprattutto alla luce dell’Earth overshoot day di ieri, Zambon impegna il primo cittadino «a intensificare il coinvolgimento attivo di cittadini e associazioni nel processo di individuazione delle criticità ambientali e nella loro soluzione e a farsi parte attiva con il governo e la Regione perché prendano provvedimenti analoghi». La mozione verrà discussa in consiglio comunale nella prima seduta utile, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva.

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