L’INCORNATA – Wanda ha già deciso, Icardi in Premier League

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Wanda Nara, le zebre, la doccia nuda e il contratto milionario del marito. La coppia più calda e chiacchierata dell’estate è sempre la stessa: Maurito Icardi e la caliente moglie procuratrice. La premessa è che già in tanti, anche tra i tifosi interisti più appassionati, stanno iniziando a perdere la pazienza per le bizze della coppia argentina. Ma Wanda che di lavoro farebbe la procuratrice in realtà ha due grosse funzioni da espletare: far guadagnare più soldi possibili al marito collocandolo in un top club. La squadra c’è già, il contrattone faraonico ancora no. Icardi va giudicato sul campo e non come operatore fotografico della moglie. Chissenefrega delle fredde docce da nudista di donna Wanda. Può un capitano prestarsi a queste scenette? Non ci vedo nulla di scandaloso, anzi mi sembra tutto in linea con la dimensione glamour della coppia e soprattutto mi pare tutto studiato per far parlare di sé in un momento in cui si sta lavorando all’adeguamento corposo dell’ingaggio di Maurito. Un’operazione di marketing geniale per chi deve guadagnarci, ma fastidiosa per chi deve assistere allo stucchevole spettacolo. L’impressione però è che sul tavolo della signora non siano arrivate tutte queste clamorose offerte di mercato. Prospettive aride per chi sognava di ingrassare il conto in banca ulteriormente. E per farlo ha agitato anche la zebra del Safari immortalandola e pubblicandola maliziosamente sui social richiamando la Vecchia Signora. Chi ha sottovalutato la simpatica provocazione, ritenendo non così geniale la signora Icardi, non può ignorare il fatto che se davvero si fosse trattato di un’ingenuità, di fronte all’indignazione nerazzurra montata via etere, la signora si sarebbe prodigata in scuse e retromarce. Né l’una, né l’altra. Si gioca il futuro con stratagemmi anche banali, ma l’Inter ha il coltello dalla parte del manico, consapevole che se ci fosse davvero un’offerta concreta sarebbe stata già sistemata da tempo sotto il naso della dirigenza nerazzurra. Una gara di scacchi dove tanti stanno bleffando, ma che alla fine porterebbe via il Re solo se si muovessero altre pedine. Non a Torino, ma forse in Premier.

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