L’invasione di cinesi nell’economia di Somma

guido colombo colombo ferrovia malpensa gallarate

Passeggiare per Somma fa bene non solo alla salute, ma ti permette di vedere come si trasforma la città in una delle sue componenti, il commercio di vicinato.
Oggi la maggior parte di noi condivide la politica di corto respiro del Segretario della Lega, quella di prendersela con un’emigrazione povera, di necessità, che poi alcune aree del nostro Paese la sfrutta e la lascia vivere in baraccopoli indegne, per lavori che “prima gli italiani” non fanno più, dimenticando che il passeggiare per Somma, piccola cittadina di 18.000 abitanti, porta in evidenza una immigrazione che arriva da un Paese molto ricco, certo, qualcuno dirà da zone molto povere di un Paese ricco, la seconda potenza economica mondiale: quella cinese.
Chi tutti i giorni si reca a Milano non può che constatare che quasi tutte le edicole, sopratutto in metropolitana, sono gestite da cinesi, e che questa immigrazione è una immigrazione che non si integra, che si isola, che struttura quartieri all’interno delle nostre città con l’allontanamento del “prima gli italiani”: Milano e Prato sono un esempio. In Prato, poi, è stato accertato anche il traffico di esseri umani, ma di tutto ciò, di questa immigrazione che non troviamo agli angoli delle strade e ai semafori a venderci i fiori o a pulirci il parabrezza della macchina, che non lavora nei campi, che non vediamo fuori delle nostre Chiese, che non manifesta, non se ne parla, non si sente azione di governo per combattere l’illegalità che porta. Se pur pericolosa, indubbiamente è difficile farla percepire come un pericolo anche via Twitter: “negher” è più dispregiativo che “cines”.

Guido Colombo
(sindaco di Somma Lombardo dal 2005 al 2015)

Cinesi economia somma – MALPENSA24