Boom di matricole alla Liuc, «ora facciamo gli investimenti»

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CASTELLANZA – La scelta della Liuc di privilegiare le facoltà di Economia e Ingegneria gestionale, sacrificando Giurisprudenza, è stata ripagata da un incremento di immatricolazioni. Michele Graglia, presidente dell’ateneo, e Federico Visconti, il rettore, nella mattina di oggi, martedì 16 ottobre, hanno presentato alla stampa i dati sulle iscrizioni ai corsi di laurea per l’anno accademico 2018/2019, e svelato i progetti futuri per l’università.

Creare figure professionalmente adatte

Graglia ha da subito ricordato il cambiamento strategico annunciato a gennaio: «La scelta di rafforzare Economia e Ingegneria non è nata da considerazioni campate per aria, ma dall’evidenza dei fatti. Non abbiamo un mandato umanitario, dobbiamo creare figure professionalmente adatte. E negli anni (ma ormai si potrebbe dire nei semestri) le esigenze cambiano, ed è emersa una richiesta minore riguardo a giurisprudenza. Questo è stato sicuramente un anno record per le iscrizioni, con le immatricolazioni di novecento alunni. L’università è stata rafforzata da un incremento sensibilissimo, pari al 20%, e ciò varrà anche per gli investimenti e le possibilità offerte a chi non sarebbe in grado di accedervi. Non si limiteranno ad attività interne e stage in azienda, ma si cercherà di sensibilizzare sempre più il mondo delle imprese del territorio a sostenere con borse di studio la nostra università. Anche noi stanzieremo risorse: il sostegno dato a un ragazzo è qualcosa che ritorna». Visconti, sottolineando come l’aumento da settecentocinquanta a novecento iscritti sia avvenuto nonostante una concorrenza di valore a trenta chilometri di distanza, ovvero l’offerta milanese, ha rivelato il progetto «sia di potenziare la tutorship nelle materie più difficili che il numero dei professori di ruolo, a cui saranno aggiunti otto assegni di ricerca, cosicché più giovani possano intraprendere la carriera universitaria. Senza dimenticare lo sforzo positivo di integrazione con i colleghi di Giurisprudenza, che non solo stanno portando valore al corso di Economia ma si stanno anche impegnando in progetti di ricerca».

L’alleanza con la Ieseg

La Liuc ha confermato la sua vocazione all’apertura, con il 60% delle iscrizioni provenienti dall’esterno del territorio. Ed è particolarmente interessante il movimento sulle magistrali, in grado di attrarre il 50% per il secondo biennio. Come rilevato da Graglia, se il corso di Economia in inglese è quello che ha ricevuto più richieste dei numeri previsti, è proprio questa facoltà, e il relativo corso triennale, la scelta storicamente maggiore a fronte del 30% di iscritti a Ingegneria Gestionale. Non si è però pronunciato sull’ammontare degli investimenti, che nell’anno passato erano di 600mila euro: «Decideremo quando vedremo i numeri. Ma non posso pensare che non ci sia un risultato positivo». Coinvolgeranno anche aspetti più pratici come la banda wi-fi, la ristrutturazione della torre o l’ampliamento dell’ala a valle. Il tutto naturalmente a una capacità di crescita ragionevole, che garantisca la qualità del servizio offerto. Visconti ha infine reso noto come la Liuc sia attiva anche per il rientro dei cervelli con l’arrivo di un collega di ruolo dall’Inghilterra e ha concluso: «Non si punta a una crescita di volumi. Se c’è un modello di crescita sarà quello della collaborazione tra atenei come avvenuto di recente tra Bocconi e Politecnico. Ci siamo alleati con la Ieseg di Parigi, in questa collaborazione esterna si può rafforzare l’offerta in inglese come traiettoria. “Something big”, diceva Marchionne».

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