MILANO – In Lombardia i danni eccezionali del maltempo non sono un’emergenza, per il governo. Tuona il governatore Attilio Fontana: «Decisione inaccettabile e incomprensibile». La conta dei danni, tra luglio e agosto, era arrivata a quota 207 milioni di euro. Nella sola provincia di Varese erano state in tutto 47 le domande di risarcimento presentate, per un totale stimato di oltre 4 milioni e mezzo di euro di danni, per l’esattezza 4 milioni 533mila e 561 euro.
La rabbia di Fontana
Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, bolla come «inaccettabile e incomprensibile» la decisione della Presidenza del consiglio dei ministri (Dipartimento centrale della Protezione civile) di non concedere lo stato d’emergenza richiesto dalla Lombardia per i danni causati dal maltempo di luglio e agosto 2019. «Per il Governo nazionale – scrive Fontana rivolgendosi ai cittadini lombardi che hanno subito gravissimi danni – quella che si è abbattuta nei mesi di luglio e agosto sul nostro territorio non è stata un’eccezionale ondata di maltempo. I tetti delle vostre case o delle vostre aziende non sono stati scoperchiati dalle trombe d’aria. Le coltivazioni dei vostri campi non hanno subito danni, la forza dirompente delle piogge non ha sradicato alberi, allagato strade o causato frane, si è trattato solo di un normale temporale estivo. Morale: dovete cavarvela da soli, niente stato di emergenza, niente risorse dallo Stato».
La conta dei danni
Il maltempo aveva provocato 207 milioni di euro di danni stimati, soprattutto nelle province di Brescia, Cremona e Lodi, ma anche nel Varesotto per oltre 4,5 milioni di euro. «Senza l’aiuto del Governo anche un’amministrazione virtuosa come la nostra non può far fronte ai danni subiti quest’estate» ammette il presidente Attilio Fontana. Non sono mancate le reazioni della politica lombarda. L’europarlamentare bustocca Isabella Tovaglieri se la prende con il governo giallorosso: «Cittadini ancora una volta beffati, niente aiuti per loro nonostante piogge, trombe d’aria ed esondazioni».