Lombardia, pacchetto di indennizzi da 167 milioni per gli esclusi dai ristori Covid

MILANO – Dopo i decreti ristori, gli indennizzi di Regione Lombardia: 167 milioni di euro stanziati dalla regione guidata dal governatore Attilio Fontana per le imprese, il lavoro e chi ha bisogno. «Interventi organici a sostegno di cittadini, famiglie e imprese – li definisce il presidente della Lombardia – che si affiancano al Piano Lombardia in cui abbiamo destinato 3,5 miliardi agli investimenti». Con l’obiettivo di far sì che «nessuno sia lasciato indietro». Per Marco Colombo, consigliere della Lega in commissione attività produttive, è un «primo passo concreto nella direzione di aiutare le imprese abbandonate dal governo».

Le motivazioni

Le misure approvate dalla giunta Fontana vanno a sostegno di alcune «categorie di lavoratori escluse dai ristori statali, e particolarmente colpite dalla crisi innescata dal Covid». Gli indennizzi infatti includono «i lavoratori autonomi di quelle filiere produttive che risentono delle restrizioni, ad esempio il commercio al dettaglio, anche ambulante, taxi e NNC, ma anche turismo, sport e servizi alla persona. Settori che registrano un’alta densità di operatori che svolgono la propria attività professionale con partita Iva». Ma anche gli autonomi senza partita IVA, che sono «privi di qualunque forma di sostegno del reddito, rimasti totalmente esclusi da ogni forma di ristoro degli ultimi provvedimenti governativi».

Gli indennizzi

Nel dettaglio, gli indennizzi prevedono 40 milioni per la Dote Unica Lavoro da 1.000 euro per i lavoratori autonomi senza
partita Iva privi di sostegno del reddito e 3,5 milioni di bonus bollo auto a taxi, NCC e autobus turistici. Ci sono 54,5 milioni di euro per “Sostegno Impresa Lombardia”, destinati ad un bonus una tantum che va dai 1.000 ai 2.000 euro per le microimprese e le partite IVA. Altri 22 milioni per “Credito Ora”, programma che permetterà di destinare fino a 30.000 euro di liquidità alle microimprese della ristorazione e alle attività storiche, mentre 25 milioni verranno messi a disposizione di “Credito Adesso Evolution” per l’accesso agevolato al capitale circolante per finanziamenti tra i 30mila e gli 800mila euro. Infine, 22 milioni per i cittadini attivi entrati nella fascia di povertà in conseguenza della chiusura delle attività e che non hanno ottenuto ristori.

«Ristori regionali non siano tassati»

«Questo pacchetto di aiuti – specifica il presidente Attilio Fontana – è l’esito di un rapporto continuo con tutti il partenariato economico-sociale consultato nelle sedi del Patto dello Sviluppo, è il risultato della costante analisi del quadro dei rimedi assunti a livello centrale e l’attuazione di impegni che hanno trovato spazio nel quadro delle risorse a disposizione del nostro bilancio regionale, che non può mai chiudere con un deficit». Il governatore ribadisce la richiesta che in sede di legge di bilancio siano approvati gli emendamenti necessari «per evitare che i nostri sostegni siano assoggettati a tassazione». Anche il consigliere regionale di Lombardia Ideale Giacomo Cosentino plaude all’iniziativa e ricorda che «presto verrà aperto un bando e ogni categoria potrà partecipare nel giorno dedicato. Con massima semplificazione anche nelle modalità di adesione e nessun click day».

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