Lonate, assessore segnalato per abuso. Minoranza: «Dimissioni». Lei: «E’ presunto»

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LONATE POZZOLO – Privacy, presunti abusi edilizi e polemiche. Sono questi i temi che agitano la politica lonatese. A soffiare sul fuoco è il centrodestra cittadino che imputa all’amministrazione guidata da Nadia Rosa di violare la privacy dei cittadini pubblicando, sull’albo pretorio anche i nomi di chi è sottoposto ad accertamento per presunto abuso edilizio. E che quindi potrebbero uscire scagionati dall’accertamento stesso. Il Comune di Lonate Pozzolo ha sempre fatto così (e accade anche in altre realtà) «Anche quando il centrodestra era in maggioranza», si limita a commentare il sindaco Rosa.

Cittadino segnala assessore

Il secondo punto è più delicato. Perché tra i nomi dei lonatesi sottoposti ad accertamento per presunto abuso edilizio compare (esattamente come quello di tutti gli altri cittadini) anche quello dell’assessore alla gentilezza Melissa Derisi. Un cittadino ha segnalato il presunto abuso: un gazebo da giardino. «Cosa intende fare il nostro Sindaco a riguardo? Fosse stata all’opposizione, come già avvenuto in passato per altre questioni simili, avrebbe sicuramente gridato allo scandalo, tappezzato il paese di manifesti ed invocato le manette. Ora che si trova però alla guida del Comune sentiamo solo uno strano silenzio. Un silenzio che in parte condividiamo, non essendo amici delle
gogne mediatiche, ma che non deve togliere nulla alla gravità del fatto», si legge nella nota diffusa dalla minoranza consigliare Centrodestra per Lonate. «Questa amministrazione si è sempre fatta vanto della legalità, intesa come scrupoloso ed ossessivo rispetto delle regole, anche le più piccole. Non esitando a sbandierarla in lungo ed in largo, spesso in faccia agli avversari politici. Ora invece tace su un abuso edilizio, dai potenziali risvolti penali, commesso proprio da uno dei suoi amministratori di vertice». Vanno precisate due cose: come detto il nome dell’assessore Derisi non è stato nascosto ma pubblicato sull’albo pretorio insieme a quello di tutti gli altri. Inoltre la posizione dell’assessore Derisi è sottoposta a verifica: l’abuso, alla fine, potrebbe non esserci. Il procedimento verrebbe archiviato e l’assessore Derisi avrebbe nelle sue facoltà anche quella di denunciare per calunnia chi ha fatto la segnalazione.

Derisi si dimetta

«È il momento di passare dalle parole ai fatti. Una persona che ha commesso un abuso edilizio, alcuni dicono proprio durante il mandato, ma non ne siamo certi, dovrebbe avere il buon senso di fare un passo indietro, prima che sia il Sindaco a licenziarla con biasimo. Le dimissioni sono infatti l’unica soluzione moralmente accettabile, altre soluzioni o compromessi certificherebbe solo l’ipocrisia del Sindaco e della sua maggioranza che vogliono la legalità, dura e pura, per tutti, ma per loro riservano una legalità più comoda ed accomodante. Per quanto ancora l’Assessore Derisi rimarrà ancorata alla sua poltrona? Per quanto ancora il Sindaco non dirà niente e le farà da complice?», conclude la nota del centrodestra nonostante Derisi non sia al momento ritenuta responsabile di alcun abuso e gli accertamenti potrebbero trasformare la vicenda da tempesta in un bicchier d’acqua. Il manufatto inoltre è già stato rimosso.

Abuso da dimostrare

L’assessore, dal canto suo replica serena: «È un presunto abuso, quindi non ancora accertato. Il tutto è affidato alla procura che sta facendo le dovute indagini. Sono serena. Da parte mia piena fiducia nella magistratura che sicuramente farà al meglio il proprio lavoro. È comunque un fatto personale che non ha nulla a che vedere con il mio ruolo politico che sto svolgendo al meglio delle mie capacità e con estremo impegno».

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